Nell’affollato mondo dei B-Suv, c’è un modello che prova a distinguersi con uno stile personale e molto riconoscibile. Si chiama Bayon la protagonista della nostra prova, ed è il suv più compatto all’interno della gamma Hyundai. Con i suoi 4,18 metri di lunghezza è più corta della Kona di 20 centimetri, tuttavia vanta una buona capacità di carico e tanto spazio a bordo. Si tratta di un auto semplice, concreta, che bada alla sostanza e alla praticità.
Sotto il cofano un piccolo motore turbo tre cilindri mild-hybrid, progettato per offrire il giusto equilibrio tra prestazioni e consumi. A listino anche un altro propulsore 1.2 aspirato da 79 cavalli, disponibile anche con la doppia alimentazione a Gpl.
STILE UNICO E PARTICOLARE
Avvicinandosi alla Bayon si percepisce subito l’influenza della Kona, soprattutto nella parte anteriore dove fa bella mostra di se la firma luminosa che corre lungo tutto il cofano motore, con una grande calandra nero lucido al centro del frontale dalla dimensioni generose. La parte posteriore è quella con lo stile più particolare: i fari hanno uno sviluppo verticale e la forma di un boomerang, e sono impreziositi da una striscia luminosa che li unisce.
I cerchi in lega da 17 pollici, di serie su questa versione XClass, l’altezza da terra di 16 cm, i passaruota in plastica nera a contrasto e i particolari satinati nella parte bassa dei paraurti, le conferiscono un aspetto da piccola fuoristrada, anche se la Bayon preferisce decisamente l’ambito urbano. Si tratta di un’auto dal design divisivo: o si ama o si odia, nessuna via di mezzo. Una scelta coraggiosa, che rende questa Hyundai diversa rispetto la concorrenza.
ABITACOLO DI ‘FAMIGLIA’
L’abitacolo della Bayon riprende nella sua totalità il design e la dotazione vista a bordo della i20, con un equipaggiamento di bordo ricco e completo. Il quadro strumenti posto difronte al guidatore misura 10,25 pollici, così come lo schermo del sistema di infotainment che trova spazio al centro della plancia e in posizione rialzata per essere facilmente raggiungibile. Piccola nota stonata la connessione per lo smartphone, sia Android Auto che Apple Car Play, che avviene solo tramite cavo e una presa USB di tipo A. L’arredamento interno vede la massiccia presenza di plastiche rigide, di parti morbide ce ne sono davvero poche, tuttavia non si ha mai la sensazione di essere a bordo di auto fatta “al risparmio”.
Nel corso della mia prova ho trovato molto comodi i sedili anche dopo diverse ore passate dietro il volante mentre il sistema di intrattenimento, che può essere anche connesso, è molto intuitivo nel suo utilizzo grazie ad un layout semplice ed immediato. Grazie ad un passo di 2,53 metri, l’abitabilità di bordo è decisamente buona: 411 litri di capienza del vano bagagli, che scendono a 334 con la mild-hybrid a causa del posizionamento della batteria, e tanto spazio per i 2 passeggeri posteriori, con il terzo centrale leggermente più sacrificato. Non ci sono le bocchette dell’aria condizionata però c’è una presa di ricarica USB-C dedicata a chi siede dietro.
DUE MOTORI, ANCHE GPL
La scelta di motorizzazione per la Hyundai Bayon è molto semplice. Il propulsore entry level è un sempreverde 1.2 quattro cilindri aspirato da 79 CV che è disponibile anche con la doppia alimentazione benzina-Gpl. Per questa prova abbiamo invece messo sotto torchio il più potente e prestazionale 1.0 T-GDI con tecnologia Mild Hybrid a 48 V e 100 cavalli di potenza massima. Un motore che è disponibile anche con il cambio automatico doppia frizione DCT con una maggiorazione di 1.150 Euro in più rispetto la versione manuale da noi provata. Parlando di prestazioni per raggiungere i 100 km/h la Bayon impiega poco più di 11 secondi mentre la velocità massima si attesta a 179 km/h.
COMFORTEVOLE MA LA FRIZIONE…
Come detto, questa Hyundai vuole essere un’auto capace di adattarsi alle diverse situazioni di guida; con un piccolo motore però, è ovvio che la città sia il suo habitat naturale. Un motore che da parte sua non è assetato: in città siamo vicini ai 15 chilometri ogni litro di carburante, in autostrada a 130 km/h, il computer di bordo segnalava una percorrenza di circa 17 chilometri al litro. Si superano ampiamenti i 20 chilometri al litro nelle strade a scorrimento veloce dove si viaggia tra i 90 e i 110 km/h, in questa situazione si toccano anche 25 km/l.
Grazie al lavoro delle sospensioni, in abitacolo non si viene sballottati da quando si passa sopra un dosso o una buca, a tutto vantaggio del comfort percepito. Migliorabile invece la modularità della frizione: stacca un po’ troppo in alto ed è difficile comprendere come utilizzarla al meglio. Bene invece il cambio manuale a sei rapporti, preciso e con innesti corti, anche se l’opzione del doppia frizione a sette marce rappresenta la scelta ideale per gli automobilisti che passano tanto tempo in macchina e nel traffico. Il nostro allestimento XClass è fornito di una ricca suite di sistemi d’ausilio alla guida: riconoscimento dei cartelli stradali, mantenimento attivo della corsia, monitoraggio dell’angolo cieco per citarne qualcuno.
Tra questi dispositivi la frenata d’emergenza è troppo invasiva: se allungate la franata anche di solo metro partono allarmi sonori e visivi poco prima che la macchina inchiodi apparentemente senza motivo.
CONCLUSIONI
La Hyundai Bayon è l’auto per chi bada al sodo e che vuole un mezzo affidabile e completo di tutte le dotazioni. Lo stile può rappresentare un suo punto di forza come una sua debolezza, quello che è indiscutibile è la sua concretezza. I consumi sono buoni, lo spazio è tanto, la guida soddisfacente e la dotazione di bordo completa. Si può affrontare un viaggio anche lungo che si arriverà a destinazione molto più riposati di quanto possiate immaginare. Forse non c’è un aspetto particolare in cui eccelle, ma non ci sono neanche punti deboli.
ALLESTIMENTI E PREZZI
Il listino della Bayon attacca con la versione 1.2 aspirata da 79 cavalli in allestimento XTech a 21.350 Euro, la mild-hybrid parte invece da 24.300 Euro per arrivare a 27.300 Euro dell’esemplare della nostra prova XClass. Si tratta di un allestimento completo di (praticamente) tutto: cerchi in lega da 17 pollici, schermi da 10,25 pollici a bordo, vetri posteriori oscurati, clima automatico, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera di parcheggio, il tetto a contrasto e numerosi sistemi di sicurezza come la frenata automatica d’emergenza.
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