Gli attori peggiori, i fisici più sbagliati, i volti meno somiglianti e gli abbinamenti più improbabili di Hollywood
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La cosa più importante in un biopic è scegliere bene il protagonista, l’attore che dovrà interpretare l’illustre deceduto, la star della musica, della politica, del cinema o della letteratura che viene ritratta. Eppure alle volte ci sono dei casi di errori, scelte folli e disastri di casting che creano delle perle senza senso. Tolkien, il film che questa settimana porta in sala la vita di JRR Tolkien, l’autore di Il signore degli anelli, è proprio uno di questi casi. Mette Nicholas Hoult nel ruolo di letterato della working class che cerca di farsi strada nella buona società accademica britannica negli anni ‘10 e già questa idea è terribile. Poi il film ha anche tutta una parte di guerra (la Prima guerra mondiale) ed è anche peggio quanto a credibilità del protagonista.
Non che la scrittura fosse di quelle preziose e che poi il casting la distrugga. È probabile che anche una scelta più centrata non avrebbe fatto la differenza, tanto è vecchio stampo il film. Ma Nicholas Hoult mette veramente una pietra sul progetto.
L’aumento vertiginoso dei film biografici negli ultimi due decenni ha causato un’impennata di questo tipo di casi di casting inadatto. Tornando con la mente ai peggiori biopic, abbiamo stilato la classifica dei 10 attori scelti peggio, i meno adatti e i più fuori parte. In rigoroso ordine di mancanza di senso.
10. Beyond The Sea – Kevin Spacey interpreta Bobby Darin
Non che Kevin Spacey non sia in grado di recitare qualsiasi ruolo, ma il suo temperamento, il suo portamento e la sua grazia fanno a cazzotti con Bobby Darin. Non solo non gli somiglia, e va bene, ma non ha nemmeno il medesimo tono.
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9. The Runaways – Kristen Stewart e Dakota Fanning interpretano Cherie Currie e Joan Jett
Il film è un disastro e non aiuta il fatto che le due interpreti siano totalmente fuori parte. L’idea qui era di fare un biopic su una band non conosciutissima tramite le sue figure più controverse e simboliche. Il risultato è un disastro di recitazione enfatica e volti puliti di Hollywood là dove gli originali erano ben più rudi.
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8. A Beautiful Mind – Russell Crowe interpreta John Nash
L’eroe d’azione per eccellenza degli anni ‘90, il più noto degli uomini forti di quegli anni, nel ruolo di un accademico. Ancora grosso, ancora in forma e con la mascella volitiva, Russell Crowe vuole cambiare carriera e Ron Howard gli va dietro. Il risultato è un Hollywood-pleaser, un perfetto film da studio system che infatti vince premi e riceve applausi, ma lui rimane totalmente fuori parte.
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7. Amelia – Hilary Swank interpreta Amelia Earhart
Veniva da due Oscar Hilary Swank e lo stesso questo film è riuscito a mettere la parola fine alla sua carriera d’alto profilo. Di fatto è l’ultimo film ad alto budget di cui è stata protagonista. Per dire di quanto fosse azzeccata la scelta.
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6. Giovanna D’Arco – Milla Jovovich interpreta Giovanna D’Arco
Luc Besson rivede la vita di Giovanna D’Arco come un film fantasy ad uso e consumo di Milla Jovovich (con cui all’epoca stava) che passa da sex symbol a caschetto e armatura. La ricetta del disastro.
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5. Little Ashes – Robert Pattinson interpreta Salvador Dalì
Ora: che Robert Pattinson potesse fare Salvador Dalì forse era plausibile. Ma che Pattinson potesse interpretare Dalì con questo set di parrucchette e baffetti, in una specie di mascherata da recita delle scuole medie, è davvero impensabile.
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4. Wired – Michael Chiklis interpreta John Belushi
Non è molto famoso Michael Chiklis ma fa ridere che per interpretare uno dei volti più noti ed iconici in assoluto si sia preso qualcuno che non gli somiglia per niente, che in comune con Belushi ha solo il fisico. Chiklis doveva essere uno degli interpreti più energici di Hollywood non avendo nessun carisma.
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3. Jobs – Ashton Kutcher interpreta Steve Jobs
Instant film realizzato per capitalizzare la frenesia post mortem di Steve Jobs, valori produttivi da film tv e interpretazione di Kutcher da imitazione del bagaglino. L’attore avrebbe anche una certa rassomiglianza con il vero Jobs ma vedere come nel passare degli anni lo scimmiotta fa subito capire che è stata un’idea folle.
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2. J. Edgar – Leonardo DiCaprio interpreta J. Edgar Hoover
Li ricorderemo come gli anni in cui Leonardo DiCaprio era disposto a tutto per vincere un Oscar. Disposto a qualsiasi cosa, anche gettarsi vestito in un fiume ghiacciato, anche interpretare una figura ambigua come J. Edgar Hoover (lui che davvero non ha niente a che vedere con quel personaggio) in un film reazionario come quello di Eastwood, indossando nel finale un mascherone che lo fa sembrare Ruggero di I soliti idioti.
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1. Il conquistatore – John Wayne interpreta Gengis Kahn
A chi è venuta l’idea che avesse un senso far fare Gengis Kahn a John Wayne? Alla stessa persona che ha deciso di filmare l’intero film su un luogo di test nucleari americani nello Utah traboccante di radiazioni: Howard Hughes, il miliardario matto e cineasta che è stato raccontato in un biopic anche lui (The Aviator). Ovviamente Wayne non ha senso in quei panni e la cosa è peggiorata dal fatto che accanto a lui gli altri attori sono invece di etnia giusta.
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