Il 2023 non è stato sicuramente un anno rivoluzionario per quanto riguarda gli smartphone, ma finalmente sembra vedersi la luce in fondo al tunnel. In un mercato di aziende cinesi che troppo spesso puntano solo sull’hardware, numeroni e stupore mediatico il 2023 ha segnato un cambiamento importante. Colossi come BKK di cui fanno parte OPPO, Realme, Vivo e OnePlus hanno deciso di dedicarsi anche al software, troppo spesso trascurato, focalizzandosi sul rilascio di aggiornamenti almeno ogni due mesi per ogni modello. Anche Xiaomi, spesso fanalino di coda per quanto riguarda il supporto ai propri smartphone, si è rimessa in carreggiata arrivando addirittura a quasi un aggiornamento al mese per Xiaomi 13 e 13 Pro.
Apple, Google e Samsung rimangono ancora inarrivabili ovviamente, con le ultime due aziende che di recente sono passate ad offrire addirittura 7 anni di supporto software per i propri top di gamma, come vi abbiamo raccontato nella recente recensione di Galaxy S24 Ultra. Al netto di quanto detto, è bene vedere come tutti si stiano dedicando sempre più al supporto software dei propri dispositivi messi in vendita, anziché puntare soltanto a rilasciare sul mercato nuovi device identici ai precedenti.
Nel video di oggi andiamo quindi ad affrontare il tema degli aggiornamenti, mostrandovi i primi tre medio di gamma aggiornati ad Android 14 che abbiamo recensito nel 2023. Ma non solo, i tre smartphone selezionati sono anche quelli che si sono aggiornati più spesso, con la media di un aggiornamento ogni due mesi, con vari bugfix, migliorie alla fotocamera, patch di sicurezza e ottimizzazioni alle prestazioni. Non perdiamo quindi tempo ed andiamo a scoprire subito quale azienda si è comportata al meglio nell’aggiornare i propri smartphone di fascia media!
IL PIÙ AGGIORNATO: SAMSUNG GALAXY A54
Com’era lecito aspettarsi, il più aggiornato è stato proprio il Samsung Galaxy A54, che abbiamo recensito per voi a fine marzo 2023. Da quel giorno la politica di aggiornamento di Samsung è cambiata, passando da 3 major a 4 e da 4 anni di patch di sicurezza a 5. Ad oggi i Galaxy A Series sono i medio gamma con la politica di aggiornamento più longeva in commercio. Non solo perché Samsung rilascia un aggiornamento al mese o quasi, con i major update che arrivano pressoché qualche settimana dopo il loro annuncio ufficiale.
Android 14 è stato rilasciato ad esempio a soltanto poco più di un mese dalla sua presentazione ufficiale, praticamente assieme ai top di gamma della famiglia Galaxy S23. Seppur aspetti come la fotocamera o le prestazioni non siano state stravolte, c’è da dire che Samsung aggiorna la OneUI al pari dei top di gamma, restituendo nel tempo una esperienza d’uso sempre gratificante e che mai limita l’utente “forzandolo” a comprare la prossima generazione.
La OneUI 6 ha introdotto varie novità, come vi raccontavamo all’interno della riprova di Galaxy S23. Il control center completamente stravolto da un punto di vista grafico permette di avere un’interazione con i toggle rapidi ed i controlli del display nettamente migliore, come anche la gestione della smart home. Bene anche i nuovi widget per la home che permettono di personalizzare ancora più a fondo il proprio device. Il lockscreen anche è nettamente più personalizzabile e tutto ciò aiuta a rendere lo smartphone il più “personale” possibile con lo stile grafico a noi più avvezzo.
L’app fotocamera è stata perfettamente integrata con la nuova interfaccia grafica proprio come sui Galaxy S23 e ad esempio ora abbiamo lo swap rapido tra i vari scatti a 12 o 50 MP a portata di mano. Arrivano poi anche le azioni “smart” consigliate all’interno della galleria dove il telefono va a suggerirci quali filtri aggiungere ad una foto, se sfocare lo sfondo nel caso di un ritratto e via dicendo. Da menzione poi il nuovo menù della batteria che permette di avere un controllo ancor maggiore dello stato di operatività del nostro smartphone.
LA NOVITÀ: NOTHING PHONE (2)
Dopo il grande successo del Phone (1) abbiamo visto una Nothing riproporre una formula molto simile con il Phone (2) ma cercando di alzare l’asticella. Display, SOC, fotocamere e autonomia sono soltanto alcuni degli aspetti migliorati da Phone (2) che però, tra poche novità estetiche ed un prezzo di listino decisamente più elevato, non ha riscosso l’interesse sperato. Ho personalmente utilizzato il Nothing Phone (2) per svariato tempo come device personale, apprezzando moltissimo i dettami estetici della loro interfaccia grafica, e notare come sia stato uno dei medio gamma più aggiornati del 2023 mi ha fatto sicuramente piacere.
Con praticamente un aggiornamento ogni due mesi, con changelog, bugfix e migliorie infinite possiamo assolutamente dire che Nothing Phone (2) è uno degli smartphone è che migliorato di più nel 2023. Android 14 si è fatto un po’ attendere ma c’è da dire che la Beta Pubblica è stata resa disponibile praticamente da subito ed ha permesso poi il passaggio alla stabile prima che fosse resa disponibile universalmente ad inizio Gennaio 2024. Occorre poi certamente segnalare che questo Nothing Phone (2) viene aggiornato per 3 major update e 4 anni di patch di sicurezza. Ovviamente con Android 14 ormai arrivato restano altri 2 major update.
Dal punto di vista grafico le novità sono molte e decisamente succose.
- La possibilità di animare qualunque sfondo vogliamo una volta sbloccato lo smartphone grazie alla funzione “Atmosphere”
- La possibilità di nascondere qualunque sfondo sotto un effetto di vetro zigrinato
- Nuovi widget animati per il controllo musicale, il conteggio dei passi, il tempo di utilizzo dello smartphone, la bussola, il meteo e orologi vari.
- Control center e toggle rapidi tutto ri-visto e ottimizzato
- Nuove funzioni per il Glyph come un timer con vari preset di tempo preimpostati o integrazioni con nuove app di delivery ed integrazione con Google Calendar
- Integrazione di ChatGPT come alternativa a Google Assistant
- Nuovo pannello per il controllo rapido del volume dell’audio separato
- Il pulsante power integra nuove funzioni con il doppio click
- Il post processing delle foto è stato completamente modificato ed ottimizzato
- Nuova gesture per il back in tema Nothing
LA SORPRESA: OPPO RENO 10 PRO
Trovare Oppo Reno 10 Pro come il terzo smartphone medio gamma sul podio tra i più aggiornati, e tra i primi a ricevere Android 14, è sicuramente curioso, ma anche estremamente interessante. OnePlus, OPPO e Realme vengono spesso criticate all’interno delle varie recensioni per la loro interfaccia grafica e supporto software ma è da ormai quasi due anni che supportano ogni device messo in vendita, anche il più economico da 150€, con aggiornamenti puntuali e precisi ogni due mesi. Non solo, perché la ColorOS/OxygenOS/RealmeUI è una interfaccia grafica molto leggera, personalizzabile e ricca di funzioni.
Ho personalmente comprato un Realme 9i da 199€ nel 2021 ed è stato sorprendente notare come stia ancora ad oggi ricevendo aggiornamenti puntuali, come le patch di Gennaio 2024, dove invece alcune aziende come Xiaomi e Motorola fanno estremamente fatica a portarle in tempo sui loro medio gamma più attuali e venduti del momento.
Con l’assenza di OPPO Find X6 Pro nel nostro mercato e soltanto un N2 Flip a far presenza nella fascia alta del mercato, potremmo definire OPPO Reno 10 Pro come lo smartphone di punta dell’azienda cinese nel 2023, all’interno del nostro mercato, ed il rilascio quasi immediato di Android 14 ha sicuramente sancito questa intuizione. Come da tradizione BKK gli aggiornamenti bimestrali non integrano solo patch di sicurezza ma anche migliorie continue al prodotto come alle fotocamere e alle prestazioni del device.
All’interno della recensione di Reno 10 Pro vi ricorderete come parlavamo di micro lag e prestazioni non al top dove ad oggi invece abbiamo una esperienza d’uso molto buona, seppur lo Snapdragon 778G continui a non essere l’ultimo ritrovato della tecnologia. La ColorOS 14, assieme ad Android 14, porta qualche novità come svariate ottimizzazioni grafiche alle notifiche, icone, menù di sistema e varie. Viene migliorata anche l’allocazione e la gestione delle risorse, come un po’ vi raccontavamo all’interno della recensione di OnePlus 12 con la gemella OxygenOS 14.
Il succo del discorso della nuova interfaccia grafica è consumare pochissime risorse e permettere agli smartphone che la sfruttano di rimanere fluidi e prestanti anche dopo 3 o 4 anni di utilizzo continuo dello smartphone, senza dover ricorrere ad alcune reset. Lato fotografico abbiamo notato miglioramenti, seppur rimane il grande limite della stabilizzazione video in 4K quasi assente e di pessima qualità. Tra le novità spiccano i nuovi AOD dedicati all’ambiente e la nuova dock laterale dove possiamo agganciare dei file per poi trasportarli all’interno delle svariate app.
La politica d’aggiornamento non è una delle migliori, essendo ferma a 2 major updates e 4 anni di patch di sicurezza. Con l’arrivo di Android 14 in pratica rimane soltanto un ultimo major update: troppo poco per uno smartphone che ancora ad oggi costa quasi 500€.
CONCLUSIONI
Seppur non sia un confronto, mi pare corretto trarre qualche conclusione da questa breve analisi che abbiamo effettuato oggi. Samsung si conferma un’eccellenza nel seguire i propri smartphone e se tanto mi dà tanto, non è impossibile pensare che i futuri Galaxy A55 possano seguire le orme di Galaxy S24 ed arrivare a sette anni di update. I Galaxy A54 hanno venduto sotto le aspettative, e serve sicuramente qualcosa in più della sola politica di aggiornamento per smuovere l’interesse dei compratori. La speranza è quindi di vedere un comparto hardware di nuovo competitivo rispetto a device come Motorola Edge 40 e Honor 90, che hanno decisamente rubato il palcoscenico nel 2023 ai medio gamma Samsung.
Vedere OPPO supportare al meglio i propri smartphone, seppur stiano vendendo poco, ci fa invece ben sperare per un grande e gradito ritorno nel 2024. Messa alle spalle la questione brevetti con Nokia la speranza è di osservare di nuovo smartphone come Find X7 Ultra anche qui in Europa. Gradita la presenza di Nothing in questo podio atipico e questo ci rende ancor più curiosi rispetto ad un Phone 2a che con un prezzo competitivo ed un supporto software degno, potrebbe accendere di nuovo l’interesse verso una fascia bassa del mercato ormai sempre più spesso trascurata dai produttori.
VIDEO
[embedded content]
(aggiornamento del 14 febbraio 2024, ore 21:50)