La criptovaluta di Facebook non convince neanche i sostenitori della prima ora, ovvero le società che fin dall’inizio avevano appoggiato il progetto. L’ondata di critiche piovute dagli Stati Uniti e dall’Europa e l’allerta lanciata a livello globale sui rischi di Libra hanno causato crepe nella coalizione dietro Facebook per la creazione della criptovaluta.
Quando Libra è stata presentata al mondo il social di Mark Zuckerberg aveva annunciato di poter contare per il suo sviluppo su 27 ‘amici importanti’, da Visa a Mastercard, da Uber a Spotify, da Vodafone a Iliad. Alcuni di questi colossi ora – riporta il Wall Street Journal – stanno ripensando e rivalutando la propria scelta di appoggiare Facebook temendo ripercussioni da parte delle autorità. Un ripensamento che si è concretizzato con la bocciatura della richiesta di Facebook di esprimere pubblicamente l’appoggio all’iniziativa. Una riluttanza che fa paura al social di Zuckerberg.
I membri della Libra Association, la no profit a cui è stata designata la gestione diretta di Libra, sono stati convocati a Washington per una serie di incontri. Il 14 ottobre è invece in calendario un incontro dell’associazione a Ginevra.