(ANSA) – TRIESTE, 11 FEB – Identificato un materiale
quantistico, che ha cioè due caratteristiche di tipo diverso e
che potrebbe essere applicazioni importanti nel settore
dell’energia. Descritto sulla rivista dell’Accademia delel
Scienze degli Stati Uniti (Pnas), è stato studiato dall’Istituto
officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche
(Cnr-Iom) di Trieste, in collaborazione con le università
americane di Princeton Rutgers University e della Louisiana,
con il britannico Diamond Light Source e il Center for Quantum
Frontiers di Taiwan.
Il materiale si chiama EuSn2P2 le caratteristiche di
multifunzionalità tipiche dei materiali quantistici, ossia
materiali con proprietà elettriche e magnetiche che si
influenzano reciprocamente. Per Giancarlo Panaccione, del
Cnr-Iom, sono state dimostrate caratteristiche straordinarie del
nuovo materiale, nel quale le proprietà quantistiche sono
interconnesse a quelle elettriche, a seconda di ciascuno strato
che lo compone. In ogni strato è infatti presente un diverso
elemento, a seconda di quale le proprietà elettroniche di
superfice cambiano con la proprietà magnetica. Non a caso, la
caratteristica fondamentale dei materiali quantistici è questa
loro conformazione, “chiamata ‘2 in 1’ o addirittura ‘3 in 1’
cioè la capacità di incorporare caratteristiche diverse”.
Panaccione ha ricordato che “lo studio delle interazioni tra
proprietà elettrica e magnetica ha portato alla scoperta di
nuove entità: le quasi-particelle”.
Il campo dei materiali quantistici è in costante crescita e
di enorme interesse per la gestione ottimizzata dell’energia e
per altre applicazioni. “I risultati della ricerca non sono
ancora applicabili direttamente ai dispositivi in uso, ma
confermano che lo studio dei materiali quantistici apre la
strada verso un vasto numero di applicazioni. Questi risultati
costituiscono il passaggio dalla nozione per cui a un materiale
corrisponde una funzionalità a quella del ‘all-in-one’, cioè
l’idea di un materiale capace di realizzare funzioni anche molto
diverse”, conclude Panaccione. “Le prime possibili applicazioni
saranno l’efficientamento energetico e nella miniaturizzazione
dei dispositivi elettronici del futuro”. (ANSA).