E’ fissato per il 3 dicembre il primo volo di un equipaggio sulla navetta russa Soyuz, dopo l’incidente che l’11 ottobre scorso aveva portato al fallimento del lancio e costretto i due uomini a bordo a un atterraggio di emergenza. La notizia, contenuta nel calendario dei voli della Nasa e diffusa dall’agenzia spaziale canadese (Csa), è stata confermata anche dal responsabile del Volo umano dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Gabriele Mascetti.
“E’ probabile che le prossime missioni umane sulla Stazione Spaziale possano durare un po’ più a lungo”, ha detto Mascetti. Se adesso la durata media di una missione va da quattro a sei mesi, d’ora in poi potrebbe raggiungere 180 o 190 giorni. Questo, ha spiegato, per la volontà di non rallentare il programma dei voli diretti alla Stazione Spaziale.
Il lancio della Soyuz è previsto alle 12,31 italiane del 6 dicembre dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, e a bordo ci saranno i tre membri dell’equipaggio della Expedition 58: l’americana Anne McClain della Nasa, il canadese David Saint-Jacques della Csa e il russo Oleg Kononenko dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Il loro arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale è previsto a sei ore dal lancio, quindi si uniranno ai tre astronauti attualmente a bordo: il comandante Alexander Gerst, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), l’americana Serena Aunon-Chancellor e il russo Sergey Prokopyev.