E se la prossima versione di Focus.it fosse da srotolare, come una futuribile antica pergamena? È l’idea – non originale, ma finalmente concreta – dietro al lavoro dello Human Media Lab della Queen’s University, in Canada: un display flessibile, arrotolabile attorno a un cilindro rigido, sfogliabile agendo su due rotelle di controllo.
Cosa esce dal cilindro? Lo schermo è un 7,5″ (circa 19 cm) ad alta risoluzione – mentre il corpo centrale del dispositivo, prodotto da stampa in 3D, contiene il processore, la RAM, le schede per la connettività, la batteria e tutto ciò che serve a questo papiro digitale per funzionare.
Basta un gesto per srotolare il display e avere così a disposizione uno schermo piatto e ultrasottile, da usare come quello di un normale tablet, con due rotelle ai lati del clindro che permettono di scorrere i contenuti visualizzati.
I vantaggi dello schermo arrotolabile sono evidenti: «Il “design” degli antichi rotoli è straordinariamente attuale e si presta molto bene a un utilizzo prolungato e alla visualizzazione ininterrotta di lunghe serie di informazioni» spiega Roel Vertegaal, uno dei ricercatori. In effetti MagicScroll, questo il nome del dispositivo, a differenza di un tablet convenzionale delle stesse dimensioni può essere maneggiato con una sola mano e poi riposto in tasca senza problemi.
Social & Co. MagicScroll può fare da telefono e da registratore vocale, ma la sua forma e la modalità di interazione con le informazioni lo rendono ideale per la fruizione di contenuti dai social network, come la timeline di Facebook, Instagram e di siti di news o di annunci.
Il prototipo è dotato anche di una piccola fotocamera che permette di controllarlo con i gesti e di due coppie di attuatori robotizzati, minuscoli meccanismi che possono agire sulle rotelle di controllo per fare scorrere il display in base a specifici scenari, per esempio quando si riceve una notifica o quando una certa informazione si è aggiornata.
Super micro. La commercializzazione è però ancora di là da venire: il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di racchiudere il tutto in un cilindro non più grande di una comune penna. E anche oltre: «MagicScroll potrebbe arrivare a trasformare in schermo qualunque superficie, dalla plastica del bicchiere usa-e-getta al tessuto dei vestiti», conclude Roel Vertegaal.