Non se ne va nemmeno facendo un ripristino dello smartphone.
È in circolazione per lo meno dallo scorso maggio il malware per Android che Malwarebytes ha battezzato Android/Trojan.Dropper.xHelper, ma di recente sembra aver iniziato una campagna d’infezione particolarmente attiva.
Ciò che lo rende pericoloso non è tanto la modalità di diffusione – si fa passare per app lecite e giochi, approdando sugli smartphone degli utenti da siti web non sicuri – quanto la sua ostinazione nel restare su un dispositivo infetto anche quando viene scoperto, resistendo ai tentativi di rimozione.
xHelper può agire in due modalità: l’una denominata semi-stealth, l’altra chiamata full-stealth.
Nella prima, il malware non si nasconde completamente alla vista dell’utente: sebbene inizialmente non ci sia alcuna icona che faccia riferimento a una scorciatoia o a un’app, la sua presenza è infatti segnalata da un’icona intitolata xhelper nella barra delle notifiche.
Poco dopo l’infezione, il malware inizia ad aggiungere altre icone alle notifiche, di solito con l’indicazione Free Game: selezionando una di esse, si viene rimandati a un sito web che permette di usare dei giochi tramite il browser del telefono. In sé questa attività è innocua, anche se regala un profitto all’autore del malware sotto forma di pagamenti pay-per-click per ogni visitatore.
La versione full-stealth è invece più subdola. L’utente non nota alcuna traccia della presenza del malware, nemmeno tra le notifiche: l’unico segno dell’infezione è la voce xhelper nell’elenco delle applicazioni che si può ottenere dal menu Impostazioni.
Il vero problema sta però nel fatto che, una volta che xHelper s’è fatto strada su un dispositivo, diventa difficilissimo rimuoverlo.
Symantec riporta le segnlazioni di utenti che hanno tentato di tutto, dalla disinstallazione al ripristino delle condizioni di fabbrica dello smartphone, ma senza successo: il malware s’è sempre ripresentato.
L’ipotesi su cui gli esperti di sicurezza stanno al momento indagando è che un’app di sistema venga adoperata per scaricare nuovamente xHelper anche quando esso viene rimosso.
Per ora, xHelper ha infettato soltanto circa 45.000 dispositivi e i vari antivirus hanno già iniziato a riconoscerlo: anche se gli inconvenienti per gli utenti sono limitati, a causa della difficoltà di rimozione la sua minaccia non va comunque sottovalutata.