
La costellazione italiana Cosmo-SkyMed, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal ministero della Difesa, è pronta ad accogliere un nuovo componente: il terzo satellite di seconda generazione (Csg-Fm3) ha ricevuto a Roma, nello stabilimento di Thales Alenia Space, l’ultimo saluto prima del viaggio che lo porterà alla base californiana di Vandenberg per il lancio con un razzo Falcon 9 di SpaceX, previsto a fine dicembre.
Cosmo-SkyMed è una delle più avanzate costellazioni di osservazione radar della Terra, al servizio sia di applicazioni civili che di difesa. Il primo satellite, Cosmo-SkyMed 1, è stato lanciato nel 2007, mentre nel 2021 è diventata operativa la seconda generazione con il primo dei quattro satelliti previsti. In questo momento ci sono cinque satelliti in orbita e, non appena verrà lanciato quest’ultimo, altri due della prima generazione verranno mandati in pensione.
I satelliti sono costruiti dall’azienda italiana Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) è responsabile delle infrastrutture di Terra e ospita il centro di comando e controllo presso il Centro spaziale del Fucino. Leonardo fornisce, inoltre, i sensori che permettono ai satelliti di orientarsi, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. I dati generati, invece, sono commercializzati in tutto il mondo da e-Geos, società di Telespazio (80%) e Asi (20%).
I satelliti sono tutti dotati di radar ad apertura sintetica (Sar), in grado di vedere attraverso le nuvole, giorno e notte, con una risoluzione elevatissima di poche decine di centimetri. L’obiettivo è, ad esempio, controllare dall’alto le aree di crisi, coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, prevedere frane e alluvioni, ma anche tutelare il patrimonio architettonico e coadiuvare le applicazioni legate all’agricoltura. A partire dal 2008, sono state finora catalogate circa 2,6 milioni di osservazioni per uso civile.
“L’arrivo in orbita del terzo satellite Cosmo-SkyMed di seconda generazione, previsto nei prossimi mesi, rappresenterà un traguardo sfidante per l’osservazione della Terra e per la costellazione italiana”, afferma il presidente dell’Asi Teodoro Valente, intervenuto all’evento. “L’Italia con l’Agenzia Spaziale Italiana afferma, così, il suo ruolo di leadership globale in questo settore delicato che vede come fulcro la tutela e la difesa del nostro Pianeta”, sottolinea Valente.
“Accompagniamo questo satellite verso il lancio come un nuovo successo di Cosmo-SkyMed, esempio dell’eccellenza italiana nelle tecnologie per l’osservazione della Terra”, aggiunge Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo. “Un sistema che rafforza sicurezza, sostenibilità e capacità competitiva del Paese – commenta Comparini – proiettando l’Italia tra i leader globali del settore spaziale”.
Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, aggiunge che il programma è essenziale per mantenere l’Italia in un mercato spaziale in continua evoluzione, mentre il colonnello Federico Iannone della Difesa evidenzia come innovazione, ricerca e sviluppo possano integrarsi con le esigenze di sicurezza e di difesa.
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