La realtà di Minority Report si fa sempre più vicina.

La fascinazione per Minority Report – il romanzo di Philip K. Dick e il film con Tom Cruise tratto da esso – sembra davvero una tentazione irresistibile, e periodicamente qualcuno tenta di metterlo in pratica realizzando un sistema capace di “prevedere” i crimini.
L’ultimo in questa serie è il Ministero della Giustizia del Regno Unito, il quale ha annunciato di stare sviluppando un algoritmo progettato per identificare individui che potrebbero diventare assassini.
Il progetto, inizialmente chiamato Homicide Prediction Project e ora ribattezzato Sharing Data to Improve Risk Assessment, si basa sui dati raccolti da diverse forze di polizia britanniche, tra cui la Greater Manchester Police e la Metropolitan Police di Londra, oltre a informazioni del Ministero della Giustizia e dell’Home Office.
Secondo i documenti ottenuti tramite le richieste avanzate in base al Freedom of Information Act dal gruppo per le libertà civili Statewatch, il sistema analizza dati di un numero compreso tra le 100.000 e le 500.000 persone.
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Il programma raccoglie informazioni sensibili, come dettagli su salute mentale, dipendenze, autolesionismo, tentativi di suicidio e disabilità, al fine di sviluppare modelli predittivi.
I dati riguardano non soltanto persone con precedenti penali ma anche sospetti non condannati, vittime, testimoni e individui scomparsi. Il Ministero della Giustizia ha però dichiarato che il progetto ha esclusivamente fini di ricerca e utilizza solo dati di persone con almeno una condanna, con l’obiettivo di comprendere meglio i rischi di violenza grave tra chi è in libertà vigilata.
Il sistema è stato commissionato dall’ufficio del Primo Ministro durante il mandato di Rishi Sunak e si basa su dati anteriori al 2015.
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Statewatch ha subito dato voce alle proprie preoccupazioni, definendo il progetto «distopico» e rilevando che i documenti fanno riferimento a una possibile «futura operatività».
Il Ministero ha risposto che che l’iniziativa è ancora in fase sperimentale e non influisce su decisioni operative immediate. La sperimentazione ufficiale sarebbe anzi terminata a dicembre 2024, e i dati di ricerca saranno eliminati dopo la presentazione dei risultati.
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