(ANSA) – ROMA, 05 GIU – Uno chef robot in grado di guardare e
imparare dai video di cucina e ricreare il piatto stesso. A
mettere a punto una nuova macchina in grado di comprendere la
ricetta dopo averla vista eseguire da un essere umano e
realizzarla a sua volta, sono stati i ricercatori
dell’Università di Cambridge. I loro risultati, riportati sulla
rivista Ieee Access, dimostrano come i contenuti video possano
essere per lo chef robotico una preziosa fonte di dati che gli
permette anche di inventare da solo una nuova ricetta.
Gli chef robot sono studiati da tempo, ma i modelli finora
messi a punto restano indietro in termini di abilità. I cuochi
in carne ed ossa, infatti, possono imparare nuove ricette
attraverso l’osservazione, che si tratti di guardare un’altra
persona o un video su YouTube. “Volevamo vedere se potevamo
addestrare uno chef robot a imparare nello stesso modo degli
esseri umani, in modo incrementale, identificando gli
ingredienti e come si combinano nel piatto”, spiega Grzegorz
Sochacki, del dipartimento di Ingegneria di Cambridge, primo
autore dell’articolo.
I ricercatori hanno ideato otto ricette di insalata e si
sono filmati mentre le preparavano. Per addestrare il loro chef
robot hanno quindi utilizzato una rete neurale che era già stata
programmata per identificare oggetti diversi, tra cui broccoli,
carote, mele, banane e arance. Utilizzando tecniche di visione
artificiale, il robot ha analizzato ogni fotogramma del video ed
è stato in grado di identificare i diversi oggetti, come un
coltello, gli ingredienti e le mani.
Nei 16 video che ha guardato, il robot ha riconosciuto la
ricetta corretta il 93% delle volte e ne ha anche creato una
nuova, aggiungendola al suo ricettario e l’ha preparata. Non è
ancora in grado di comprendere i video sul cibo che diventano
virali sui social, perché perché, ad esempio, avrebbe difficoltà
a identificare una carota se questa è coperta dalla mano di chi
la utilizza. “Man mano che questi chef robot diventeranno più
bravi e veloci nell’identificare gli ingredienti però – conclude
Sochacki – potrebbero essere in grado di utilizzare piattaforme
come YouTube per imparare un’intera gamma di ricette”. (ANSA).