L’attività della stella del nostro sistema solare, il Sole, sta attraversando una fase complicata. Proviamo a vedere insieme perchè e cosa sta succedendo al Sole.
Sembra fantascienza, ma l’attività solare della Terra rischia da tempo di causare modifiche alla Terra. E’ naturale, considerando come sia grazie al Sole che l’uomo si è evoluto e affermato e come, sempre grazie alla nostra stella, la vita nelle sue più variopinte forme, si è affermata sul nostro pianeta. Sole e Terra; un rapporto pertanto di continua dipendenza, di continua influenza.
In questo caso però ci riferiamo all’attività solare che si verifica, in media, ogni undici anni e che consiste nell’inversione dei poli magnetici. L’inversione in sé, a dispetto di tanti film catastrofici di Hollywood, non ha conseguenze gravi per il nostro pianeta; discorso però diverso nel caso dell’attività solare che precede l’inversione stessa.
La fase precedente infatti prevede fenomeni quali eruzioni solari ed espulsioni di massa coronale. Insomma, in altre parole: la superficie del sole si agita, appare in movimento. Vengono allora proiettate nello spazio particelle cariche ad alta energia che, una volta giunte a contatto con l’atmosfera terrestre, possono gravemente compromettere il funzionamento dei satelliti.
Le espulsioni di massa coronale sono grandi onde di particelle cariche, capaci di compromettere il campo magnetico terrestre. In altre parole hanno dimostrato di creare blackout più o meno gravi. La forte dipendenza dell’attività umana da quella satellitare si rivela, in quest’ambito, un handicap non da poco, una debolezza che ci potrebbe rivelare fatale. Le tempeste solari e Internet, a voler riformulare, non vanno molto d’accordo.
L’impatto dell’attività solare sulla Terra, ecco le conseguenze concrete
Il problema diventa tanto più grave considerando come l’attività solare influenza i satelliti proprio in una fase storica nella quale, dopo una lunga stagnazione ha ripreso forza l’esplorazione dello spazio e il settore della space economy. In Italia c’è l’eccellenza di PicoSats, i microsatelliti di Trieste; la NASA ha ripreso la propria attività come mai prima d’ora e Cina, Russia e India dimostrano un rinnovato interesse per lo spazio, anche a livello commerciale.
In quest’ambito se non altro ci si può consolare riflettendo che simili periodi sono fecondi per gli scienziati intenti allo studio del Sole; vengono infatti raccolti un gran numero di dati fondamentali per la comprensione delle tempeste solari e della loro evoluzione, onde stimare con una maggiore efficacia quando e come si verificherà la prossima fase di ‘grande confusione nel cielo’. Ma quali strumenti vengono utilizzati, in questo campo?
Di nuovo, è la NASA la reale protagonista; si utilizza infatti la Sonda Solare Parker, con l’aiuto del Solar Orbiter europeo dell’ESA. Il sole viene così fotografato con immagini ad altissima risoluzione che permettono di indagare, in minima parte, le sue complesse dinamiche interne.