Aperta la strada all’informatica di nuova generazione, grazie a nuovi computer basati sulla luce: i processori realizzati con questa tecnologia, infatti, possono lavorare un milione di volte più velocemente di quelli attuali. Il risultato è stato ottenuto da ricercatori dell’Università finlandese di Aalto, che lo hanno pubblicato sulla rivista Science Advances. Il nuovo approccio utilizza impulsi luminosi come segnale di ingresso e permette di effettuare molte operazioni simultaneamente, un grande passo avanti rispetto ai processori di oggi, che possono portare avanti una sola operazione alla volta.
Le porte logiche sono i componenti fondamentali dei processori dei computer, che ricevono un segnale in entrata e ne producono uno in uscita. Le porte logiche convenzionali sono elettroniche, cioè funzionano mescolando gli elettroni. Ora, però, i ricercatori hanno elaborato una nuova tecnica che sfrutta la luce come segnale d’ingresso, facendola viaggiare in senso circolare. In questo caso, le porte logiche sono realizzate con materiali cristallini che, in base alla direzione in cui ruota la luce in entrata, producono a loro volta un segnale luminoso: aggiungendo filtri o altri componenti basati sulla luce, è possibile così realizzare tutti i diversi tipi di porte logiche che si trovano negli attuali computer.
Gli autori dello studio hanno anche dimostrato che un singolo dispositivo potrebbe contenere tutte le tipologie di porte logiche che lavorano contemporaneamente in parallelo: si tratta di un progresso significativo rispetto alle porte logiche esistenti, che possono eseguire solo una operazione alla volta, e potrebbero essere utilizzate per realizzare circuiti molto più complessi. Inoltre, i risultati dello studio mostrano che queste porte logiche basate sulla luce possono essere controllate elettronicamente: un passaggio indispensabile per costruire computer ibridi basati sia sulla tecnologia elettronica che su quella ottica.