I processori Raptor Lake Refresh di quattordicesima generazione, l’ultima a mantenere la vecchia nomenclatura e l’ultima supportata dalle schede madri Intel LGA1700, dovrebbero arrivare sul mercato il 17 ottobre, anche se per il momento non c’è stato alcun annuncio per quanto riguarda la data di lancio ufficiale. Continuano però a spuntare benchmark che oltre a confermare un arrivo ormai imminente, rivelano dettagli piuttosto interessanti, in questo caso su un Intel Core i7-14700KF overclockato e messo alla prova con Geekbench.
Per prima cosa la scheda tecnica del processore, identico al Core i7-14700K ad esclusione dell’assenza in questo modello della GPU integrata, conferma una dotazione di 12 E-Core – quattro in più rispetto agli 8 del Core i7-13700K – per quello che dovrebbe essere l’unico modello della serie Raptor Lake Refresh a offrire un maggior numero di core rispetto ai modelli precedenti.
Ed è interessante anche dare un’occhiata alle frequenze raggiunte dal processore durante il test che, almeno in base a quanto riportato dal codice della pagina di Geekbench, è arrivato fino a 5,98 GHz. È una frequenza decisamente superiore rispetto a quella in boost massimo di 5,5 GHz indicata nelle specifiche del processore.
Passando al benchmark, effettuato su una Gigabyte Z790 AORUS Master X con 48 GB di memoria DDR5, la combinazione tra maggior numero di E-Core e overclock vale un bel salto rispetto ai punteggi medi del Core i7-13700K. Il 14700KF supera rispettivamente il predecessore di oltre il 20% e del 9% circa con 21196 punti nel test multi-core e 3097 punti in quello single core. È abbastanza per affiancare il processore più veloce della serie precedente, il costoso Intel Core i9-13900KS con i suoi 6,0 GHz di fabbrica.
Purtroppo Geekbench non permette di capire la metodologia di overclock utilizzata per il test che potrebbe quindi essere manuale o effettuata direttamente dal BIOS. Con gli aggiornamenti firmware in funzione dei processori Raptor Lake Refresh, infatti, alcune schede madri di fascia alta Z790 disporranno di opzioni per spingere i nuovi processori Intel oltre i 6 GHz. Questo, ovviamente, a patto di avere a disposizione soluzioni di raffreddamento in grado di tenere a bada CPU che minacciano di raggiungere consumi estremamente elevati.