Se la presentazione degli iPhone 14 si tenesse il 24 settembre 2022, e cioè a un anno esatto da quella degli iPhone 13, allora la produzione dei prossimi smartphone della Mela sarebbe partita poco più di sette mesi prima. Secondo le informazioni che provengono dalla Cina, infatti, i delegati di Apple avrebbero aperto ufficialmente le danze: ancora niente produzione in massa, ma l’avvio di quella fase preliminare propedeutica a realizzare le migliaia di unità che Apple stocca nei magazzini così da averne a sufficienza al momento del lancio.
La fase di trial production è importante per far sì che quella “decisiva”, ovvero la produzione in massa, non riservi sorprese e possa filar liscia: le aziende incaricate di realizzare il prodotto finito assemblano un piccolo numero di iPhone 14 così da raccogliere dati e informazioni utili a far procedere senza intoppi la produzione di massa. In senso lato: si va da eventuali valutazioni errate fatte in fase di pianificazione del processo industriale alle opportunità per migliorare l’efficienza, passando per il numero di unità prodotte nell’unità di tempo o ancora l’ottimizzazione dei controlli qualità.
Le voci provenienti dalla Cina dall’interno della catena di produzione raccontano che Luxshare a differenza dello scorso anno, quando Apple la promosse da fornitore di componenti ad assemblatore di iPhone con una quota anche per iPhone 13 Pro (non il Max che rimase interamente a carico di Foxconn), dovrebbe rimanere esclusa dal processo degli iPhone di vertice, occupandosi solamente dei due modelli “base”.