Il nostro Paese, l’Italia, detiene un primato davvero assurdo tra le varie nazioni del mondo intero e ci si sta chiedendo se ci sia davvero bisogno di ciò.
Ebbene sì, il dibattito è tutto incentrato su questo argomento. Pensate che in tutto il mondo ce ne sono circa 111 mila. Ma, soltanto in Italia, ne sono stati installati ben 11 mila. Il 10% del totale è qui ad intimidire tantissimi cittadini durante le loro giornate. In particolar modo, si tenta di incutere timore tra i tanti che, ogni giorno ed a qualsiasi ora, si spostano da un posto all’altro del territorio nazionale.
E questi spostamenti possono essere per lavoro o per svago o anche per andare in vacanza o recarsi presso una struttura ospedaliera. Insomma, le motivazioni degli spostamenti sono molteplici e svariate. Di cosa stiamo parlando? Beh, è davvero molto semplice. Parliamo degli autovelox che, ultimamente sono oggetto di tantissime notizie circa il loro abbattimento da parte di Fleximan.
Ne avrete sentito parlare. Quest’uomo è il terrore di questi dispositivi e le sue azioni si svolgono prevalentemente nel nord Italia, tra Emilia Romagna e Veneto. Ma questo è totalmente un altro discorso così come lo è il fatto che stanno arrivando sulle strade italiane tantissimi dispositivi il cui nome è Vergilius e che, fino ad ora, erano presenti soltanto sulla A3, Napoli – Salerno, sulla A2, la nuova Autostrada del Mediterraneo e su alcune stade statali cime la SS1.
Ora, invece, faranno la loro apparizione dovunque, non solo sulle autostrade. Detto questo, torniamo al nostro discorso. Ovvero, cerchiamo di capire se la loro presenza massiccia sulle strade italiane sia davvero di così vitale importante o se sia una esagerazione. Il dibattito va avanti già da un po’ di tempo e siamo sicuri che non cesserà, poi, così a breve. Questo perché non esistono soltanto gli autovelox classici.
Dispositivi per il controllo della velocità: c’è necessità in Italia?
Ebbene sì, non parliamo solo di autovelox classici, ma anche di semafori intelligenti e di tutor. Sono installati lungo tutte le strade, da quelle a scorrimento veloce come le autostrade fino alle strade statali. Abbiamo già accennato al fatto che in Italia si trova il 10% del totale dei dispositivi del mondo. E la percentuale sale ancora se si dà uno sguardo soltanto al continente europeo. In questo caso arriviamo al 17%.
Neanche gli Stati Uniti d’America ne conta più del nostro Paese. Una nazione enorme ne ha installato soltanto otto mila. In questa speciale classifica siamo terzi, dietro soltanto a Russia e Brasile che, per estensione territoriale, sono davvero molto, ma molto più grandi dell’Italia. Quasi non si potrebbe fare un paragone. Ovviamente, la loro presenza sul nostro territorio ha una conseguenza.
E questa sta nell’aumento spropositato delle multe per eccesso di velocità. Certo, da un lato bisogna dire che queste sanzioni siano funzionali a fare sì che nessuno guidi a folle velocità mettendo a rischio sia la sua vita che quella degli altri automobilisti. Ma bisognerebbe tutelare anche i cittadini che, molto spesso, si vedono comminare sanzioni a causa di autovelox che, purtroppo, non sono segnalati o segnalati in malo modo.