
Un evento pubblico durante il
quale Grazia Umana – astrofisica presso il Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf) ha illustrato le ultime acquisizioni
relative al progetto Ska Observatory (Skao) e il significato
della cooperazione Italia-Sudafrica nel campo della
radioastronomia si è tenuto ieri alla University of Cape Town
(Uct), nell’ambito della “Giornata Italiana dello Spazio”.
Nel corso del suo intervento, Umana ha evidenziato come Ska
(Square Kilometer Array) e i suoi precursori rappresentino non
soltanto avanguardia scientifica, ma anche piattaforme concrete
di cooperazione internazionale, innovazione tecnologica,
formazione e diplomazia. Ha inoltre sottolineato che l’Italia è
tra i Paesi fondatori dell’Skao – e che, tra circa 15 nazioni
partecipanti, l’Italia si colloca al quarto posto per contributo
finanziario al progetto.
Fino a domani, sempre a Uct, è in programma il workshop
conclusivo del progetto bilaterale RadioMap (Isarp
Italia-Sudafrica). Nel corso dei tre anni di collaborazione,
numerosi astrofisici, ingegneri e istituti italiani e
sudafricani hanno lavorato insieme su ricerca, tecnologia,
formazione e infrastrutture radioastronomiche. Il workshop sarà
occasione per presentare i risultati scientifici e tecnologici –
e per discutere delle prospettive istituzionali e diplomatiche
della cooperazione.
La cooperazione Italia-Sudafrica nel campo della radioastronomia
assume una forte valenza diplomatica e istituzionale. L’Italia,
in qualità di Paese fondatore e finanziatore di rilievo dello
Skao rafforza il proprio ruolo internazionale nella scienza e
nella tecnologia, mentre il Sudafrica consolida la sua posizione
come hub scientifico del continente africano. La scelta di
eventi congiunti – dalla giornata pubblica al workshop
conclusivo – testimonia che la scienza diventa ponte tra
istituzioni e Paesi, nel quadro della diplomazia scientifica.
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