Sarà il razzo Atlas V a portare in orbita i primi satelliti Kuiper, progetto fortemente voluto da Jeff Bezos per portare internet negli angoli più remoti del nostro pianeta, laddove è tecnicamente impossibile realizzare infrastrutture terrestri o i costi per accedervi sono troppo elevati per la popolazione locale.
Prendono dunque il via le operazioni, e protagonista sarà proprio lui, il razzo della United Launch Alliance utilizzato per Perseverance e, in precedenza, anche per OSIRIS-REx nella missione arrivata fino all’asteroide Bennu. L’accordo prevede per il momento nove voli: “ULA è un partner fantastico che ha già lanciato con successo dozzine di missioni per clienti commerciali e governativi, e siamo grati che supportino Kuiper“, ha detto il CEO di Amazon. Verrà creata una vera e propria costellazione di satelliti – 3.236, per la precisione, da posizionare nell’orbita bassa terrestre – alla stregua di quella di Elon Musk con Starlink.
Dunque i primi lanci saranno affidati ad Atlas V, ma ciò non significa che il posizionamento in orbita dei satelliti Kuiper sarà esclusiva di ULA: per il completamento delle operazioni si renderà necessario l’apporto di più partner, ma la scelta iniziale è ricaduta proprio sulla società del Colorado per la sua esperienza acquisita nel tempo, con un tasso di successo nei lanci del 100%. Lanci che avverranno dallo Space Launch Complex 41 di Cape Canaveral, in Florida.
L’impegno di Amazon in Project Kuiper è davvero massiccio: nato nel 2019, il progetto può contare sull’ok dato dalla FCC americana nonché su un investimento che ad oggi ha raggiunto e superato 10 miliardi di dollari. Le innovazioni non saranno solo in orbita, ma anche sulla Terra: la società di Bezos ha infatti preannunciato che ai clienti sarà fornito un ricevitore dotato di antenna con frequenze tra 27 e 40GHz basata su un’architettura di nuova generazione capace di offrire un’elevata velocità di navigazione ed una bassa latenza. E non saranno solo dimensioni e peso ad essere ridotti, ma anche il costo.
Aspetto importante e da non sottovalutare è il traffico che si sta creando nell’orbita bassa attorno alla Terra, oggetto di discussione (a volte anche aspra) tra Jeff Bezos ed Elon Musk che, con il suo progetto Starlink, ha già dato il via al servizio – Italia inclusa.