Il sindaco Jacob Frey è contrario, ma per molti attivisti è un traguardo insperato. I dettagli della proposta sono da chiarire, ma altre città americane hanno già seguito l’esempio di Minneapolis tagliando i fondi destinati alle forze dell’ordine
(foto: BRYAN R. SMITH/AFP via Getty Images)
Con una maggioranza di 9 membri su 13, il Consiglio comunale di Minneapolis ha promesso di attuare una profonda riforma del dipartimento di polizia locale che verrà, quindi, smantellato e sostituito con un nuovo sistema di sicurezza pubblica. Quanto accaduto a George Floyd, il 47enne afroamericano morto durante un fermo violento, ha riportato d’attualità la lunga storia di violenze e razzismo delle forze dell’ordine locali. Su come si concretizzerà questa riforma non ci sono ancora dettagli, ma il Consiglio ha pieni poteri sul bilancio cittadino, quindi è molto probabile che agisca per abolire le spese finora destinate al dipartimento di polizia. Tra le prime ipotesi vagliate dai consiglieri c’è quella di rivolgersi a familiari, vicini o assistenti sociali per ricevere aiuto. Per i casi più gravi, potrà agire la polizia della contea o quella di stato, o anche un altro corpo di polizia della città creato ex novo.
Il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, si è dichiarato contrario a questa decisione raggiunta dal Consiglio, ma la maggioranza di 9 membri, secondo lo statuto della città, lo obbliga a prendere in considerazione quest’ipotesi e trovare un accordo per la sua attuazione. Molto positiva è stata, invece, la reazione dei gruppi di attivisti locali per i diritti degli afroamericani.
Cosa sta succedendo nelle altre città
Benché se ne discuta da anni, Minneapolis è la prima città negli Stati Uniti ad avanzare una vera proposta per modificare l’assetto del dipartimento di polizia cittadino. In altre città, come New York e Los Angeles, i rispettivi sindaci hanno deciso di tagliare il budget destinato alle forze dell’ordine. Nel primo caso, il sindaco Bill de Blasio ha dichiarato che alcuni finanziamenti sarebbero stati trasferiti dalla polizia a “iniziative per i giovani e servizi sociali”; nel secondo i fondi destinati alla polizia sono diminuiti di circa 150 milioni di dollari. Lo stesso orientamento, come ha riportato il Guardian, è seguito anche dai primi cittadini di altri grandi centri come Filadelfia, Baltimora, Washington DC e San Francisco.
Secondo diversi commentatori, infatti, diminuire le risorse destinate alle forze dell’ordine potrebbe rappresentare una soluzione efficace al problema dell’uso improprio della violenza da parte della polizia nel paese. Altre soluzioni, come l’installazione delle body-cam, non hanno portato i risultati sperati: gli abusi di potere delle forze dell’ordine che le indossavano non sono affatto diminuiti.
Cbs Minnesota ha riportato che smantellare completamente il corpo di polizia di Minneapolis sarà complicato e molto probabilmente richiederà un referendum cittadino. Però una proposta simile e potrebbe essere un punto di riferimento per altre città: “In ogni caso, questo momento passerà alla storia”, ha sottolineato Tony Williams, membro dell’Mpd150, un gruppo di Minneapolis che lotta per “la costruzione di un futuro senza polizia”.
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