“Devo ricordarmi di dirlo a mia moglie.”
Le cosiddette “smart TV“, ossia praticamente ogni modello di televisore recente, non sono affatto televisori nel senso tradizionale del termine. Non sono più apparecchi passivi, che ricevono un segnale via cavo o via etere e lo presentano sullo schermo: sono veri e propri computer, carrozzati come se fossero televisori, e quindi hanno tutti i pregi ma anche tutte le magagne dei computer. Solo che spesso ce ne dimentichiamo: li compriamo, sempre più grandi, più nitidi, li colleghiamo a Internet, e non ci pensiamo più.
Ci ha dovuto pensare, e ha dovuto farlo a lungo, Priscilla Snow, che è una musicista e audio designer che vive a Montreal, in Canada e racconta la sua strana avventura in un post su Cohost.org. Il suo PC Windows faceva le bizze in maniera insolita: le impostazioni video erano inaccessibili, un’interfaccia per una tastiera MIDI aveva smesso di funzionare, le schede di acquisizione video avevano problemi a connettersi, e altre cose di questo genere. Tutti malfunzionamenti di un tipo che ogni utente Windows conosce bene: quello che compare senza motivo e a volte scompare o si risolve senza motivo, e si sopporta perché…. perché i computer sono fatti così. Un riavvio, una reinstallazione di un driver, e passa la paura.
Priscilla Snow narra il suo caso come un racconto giallo, spiegando che a un certo punto le è scomparsa dal PC la Taskbar, cioè la barra delle applicazioni, cosa che le rendeva praticamente impossibile usare il computer, per cui ha proceduto alla maniera solita: ha aggiornato i driver e riavviato il PC.
La barra delle applicazioni è tornata, ma sei giorni dopo il problema si è ripresentato pari pari. A quel punto, esasperata dalla lunga serie di magagne, è andata a caccia di soluzioni e ha trovato su Reddit una discussione che descriveva gli stessi sintomi capitati a un altro utente Windows, che ne dava la colpa alla sua smart TV della marca Hisense.
Indovinate di che marca era la smart TV di Priscilla.
Secondo le informazioni pubblicate dall’altro utente Windows su un forum di supporto tecnico di Microsoft, i televisori di questa marca si annunciano continuamente sulla rete locale come se fossero nuovi dispositivi con un identificativo sempre differente (tecnicamente generano degli UUID casuali per i servizi di rete UPNP), e Windows diligentemente aggiunge tutti questi nuovi identificativi alle proprie liste di dispositivi.
Ma a furia di aggiungere dispositivi ogni qualche minuto, queste liste diventano enormi e ingestibili e Windows comincia a malfunzionare. Ovviamente non dice qualcosa di utile tipo “la lista dei dispositivi è troppo grande e va vuotata”, ma manifesta sintomi che mai e poi mai un utente normale collegherebbe a una smart TV che ha chiari problemi di identità e continua a cambiare nome.
Per risolvere il problema è necessario cancellare faticosamente centinaia di chiavi dal Registro di Windows e poi disabilitare la configurazione automatica dei dispositivi di rete nelle impostazioni di Windows. La musicista trasformatasi in detective del PC lo ha fatto e tutto ha ripreso a funzionare perfettamente. Una soluzione alternativa è non collegare mai la smart TV della Hisense alla rete locale ma darle una connessione separata oppure, meglio ancora, non comprarla affatto, dice.
Morale della storia: conviene sempre collegare alla rete di lavoro solo i dispositivi strettamente indispensabili e isolare tutti gli altri, e bisogna ricordare che a volte i problemi di Windows non sono colpa di Windows ma di altri dispositivi che non verrebbe mai in mente di considerare colpevoli. Oltre che studiare informatica, bisogna studiare anche le tecniche del tenente Colombo (nella foto in alto).
Fonte aggiuntiva: Ars Technica.