Ha un cuore Toyota e punta moltissimo sulla guida autonoma.
Poco meno di tre anni: tanto mancherebbe al debutto di Project Titan, ossia l’auto elettrica secondo Apple.
Sebbene da tempo ormai la possibilità dell’arrivo di una Apple Car sia passata in secondo piano, quasi al punto da far derubricare l’intera vicenda al livello di diceria, l’azienda della mela morsicata in realtà non ha mai smesso di lavorare al progetto.
Già qualche tempo fa aveva anzi contattato alcuni produttori coreani di automobili – Kia e Hyundai – e, a quanto pare, era arrivata molto vicina a stringere con loro degli accordi per la fornitura delle parti che sarebbero andate a formare l’auto: di aspetti “comuni” come motore, sistemi di sicurezza e via di seguito si sarebbero dovute occupare aziende che hanno decenni di esperienza nel campo.
Apple, dal canto proprio, si sarebbe concentrata su altri due aspetti non meno importanti quando si tratta di convincere potenziali acquirenti: lo stile e l’estetica da un lato, e i sistemi di infotainment dall’altro.
Stando alle indiscrezioni, l’obiettivo era ed è ancora «re-immaginare l’interno di un’auto in vista di un futuro in cui le persone si spostano in modo passivo, anziché essere occupate a guidare»: per questo motivo il team di sviluppo si starebbe tuttora baloccando con «decine» di dispositivi già adoperati sulle Tesla.
È peraltro evidente come, in questa frase, sia racchiusa l’idea che l’auto made in Apple punti molto sulla guida autonoma, un progetto che l’azienda pareva aver abbandonato già cinque anni fa.
Gli accordi con Kia e Hyundai non andarono in porto ma, secondo quanto riporta Digitimes, Apple ha ora allargato il proprio campo di ricerca ad altre nazioni al di fuori della Corea del Sud e avrebbe finito per concentrarsi sulla giapponese Toyota, che avrebbe accettato di assumere il compito di produrre l’hardware.
È grazie a questa collaborazione che Apple punta dunque a far debuttare la propria auto nel 2024 ossia, per l’appunto, tra circa tre anni.
I piani originari di Apple, che risalgono al 2014, prevedevano di riuscire a raggiungere una produzione di 100.000 auto all’anno: si tratta di un numero davvero rilevante per un settore nascente nel quale, per di più, essa si affaccia come “nuova venuta”.
D’altra parte non sarebbe la prima volta che il gigante di Cupertino entra con decisione in un segmento di mercato al quale precedentemente non pareva interessata non solo riscuotendo successo, ma riuscendo a scuoterlo e addirittura a stravolgerlo: la prospettiva di ripetere quanto fatto da Steve Jobs con l’iPhone è probabilmente il sogno che l’attuale CEO Tim Cook vorrebbe realizzare prima della pensione.