Il rincaro dell’energia è ormai un dato di fatto da diversi mesi, e il prossimo periodo autunnale e invernale a cui stiamo andando incontro non è di certo di meno.
Molte famiglie sono state ormai messe in ginocchio dal costo esorbitante delle bollette dell’energia elettrica e del gas (rialzate a causa dei recenti conflitti in Ucraina), che conseguentemente non riescono più a pagare, andando così incontro alla soglia di povertà.
Il governo italiano ha cercato nel corso di questi mesi di porvi rimedio, emanando decreti (come ad esempio l’Aiuti-Ter) volti a ridurre il costo delle bollette dell’energia per le famiglie più numerose, così come gli enti pubblici e le imprese, anche se questo a volte non basta.
Come si possono ridurre i consumi dell’energia, e soprattutto essere più sostenibili? Un’ottima alternativa è rappresentata da una recente rivoluzione nel campo degli elettrodomestici. Un designer francese, nella fattispecie Elie Ahovi, ha recentemente brevettato un prototipo di lavatrice per conto della celebre multinazionale di elettrodomestici Electrolux, che non fa utilizzo dell’acqua per pulire gli indumenti.
Come funziona nei dettagli questa lavatrice? Questo nuovo dispositivo di ultima generazione, chiamato Orbit, sfrutta in particolare le onde elettromagnetiche e l’anidride carbonica che si vanno a sviluppare quando essa viene azionata. Gli indumenti sporchi vengono messi all’interno di una sfera dell’elettrodomestico, a seguito della quale Orbit verrà arrivata. Orbit presenta un’alimentazione costituita da batteria molto potenti, che hanno la capacità di autoricaricarsi nel corso del lavaggio.
Il funzionamento di Orbit
Nel momento in cui viene attivata, i nitrogeni cominciano a compiere la loro azione scatenando il campo elettromagnetico, cominciando così il processo di pulizia dei propri indumenti. Nel momento in cui la resistenza del campo elettromagnetico si riduce, il cestello cade nella parte inferiore e questi movimenti continui garantiscono l’adeguata pulizia degli indumenti.
Orbit infatti fa uso di una specifica reazione chimica, derivante dal biossido di carbonio. Quando infatti l’anidride carbonica raggiunge determinati valori pressori (pari, in questo caso, a circa 60 bar) si trasforma in un liquido in grado di cancellare qualsiasi tipo di macchia, rivelandosi quindi utilissimo per la pulizia e lo smacchiamento dei nostri indumenti che utilizziamo nella vita quotidiana.
Al momento Orbit non è ancora disponibile sul mercato, essendo ancora un prodotto prototipo. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti da parte del designer francese e dell’azienda che ha investito sul progetto, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso dei prossimi mesi.