Se le microplastiche si diffondono ovunque è perché sono aiutate dal vento, che le trasporta anche attraverso distanze notevoli. Lo indica lo studio condotto sui Pirenei e pubblicato sulla rivista Nature Geoscience dal gruppo del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) coordinato da Deonie Allen.
Le microplastiche sono frammenti di plastica di dimensioni inferiori a un millimetro, finora trovati nei fiumi, negli oceani e persino nei ghiacciai e nelle regioni polari incontaminate. Ricerche precedenti hanno dimostrato che possono raggiungere gli oceani viaggiando lungo i fiumi, ma non c’erano informazioni sulla possibilità di questi frammenti di viaggiare attraverso l’atmosfera e raggiungere grandi distanze grazie ai venti.
La risposta è arrivata dalla ricerca condotta in una regione montuosa dei Pirenei francesi tra il 2017 e il 2018 e basata sulla raccolta di campioni di microplastiche a intervalli di un mese, per un periodo complessivo di cinque mesi. E’ emerso così che il tasso medio di deposizione giornaliera dei frammenti di plastica per metro quadrato è pari a 365 particelle della grandezza compresa tra 750 e 300 millesimi di millimetro.
Simulazioni della dinamica dell’atmosfera e in particolare della traiettoria delle masse d’aria, hanno poi permesso di dimostrate che sono stati i venti a trasportare le microplastiche in quell’area, da distanze di almeno 100 chilometri, come quelle in cui si trovano l’Andorra occidentale, tra Francia e Spagna, i Pirenei spagnoli, e l’area francese di Saint Gaudens.