La recensione del primo Legion Phone Duel è stata l’occasione giusta per tirare le somme sulla categoria dei gaming phone, ormai sempre più presente all’interno dei listini dei vari produttori. Molti dei punti trattati – come ad esempio cosa sono i gaming phone, che rinunce impongono, per chi sono pensati e così via – continuano ad essere validi e ci aiutano a capire meglio in che modo debba essere considerata questa particolare categoria di smartphone sicuramente non adatta a tutti.
Oggi ci ritroviamo a parlare di Legion Phone Duel 2 dopo diversi mesi di utilizzo; passato l’hype iniziale e appurate le sue innegabili doti di gaming phone – che lo rendono il migliore e più completo sulla piazza -, ora è il momento di dare uno sguardo al gaming phone di Lenovo nel suo complesso per capire se effettivamente sono stati superati i punti deboli rispetto al suo predecessore. Scopriamolo nella sua recensione.
ERGONOMIA
Dare un giudizio netto sul Legion 2 (mi perdonerete se di tanto in tanto accorcerò il nome) non è affatto semplice, considerando la natura duale dello smartphone. Si perché da un lato si tratta pur sempre di uno smartphone, ma dall’altro è chiaro l’intento di Lenovo nel rendere il suo secondo Duel una vera e propria console portatile su base Android, andando a mantenere tutti gli elementi che avevano reso peculiare il primo modello e a estremizzarli ancora di più.
Il primo esempio che viene in mente è la scelta di non badare troppo all’ergonomia durante l’utilizzo come smartphone tradizionale: il rigonfiamento centrale che permette di alloggiare le ventole per la dissipazione attiva, infatti, altera notevolmente il bilanciamento del telefono quando lo si impugna in portrait. Il bozzo posteriore è sempre lì a ricordarvi che non è questo il suo orientamento naturale, un po’ alla stregua delle soluzioni ingegneristiche adottate da Nokia con il suo primo N-Gage, con la differenza che qui è Android a dettare le regole.
Inutile nasconderlo; Legion Phone Duel 2 è sicuramente lo smartphone più scomodo da utilizzare alla maniera tradizionale e questo aspetto è così caratterizzante che ritengo che sia il primo di cui si deve parlare per avere una chiara idea del prodotto. Sarebbe stato bello se Lenovo fosse intervenuta in maniera più decisa sulla personalizzazione dell’interfaccia per migliorare l’esperienza d’uso proprio in landscape, ma purtroppo ci ritroviamo a fare i conti con la classica gestione di Android.
Widget troppo allungati, altri troppo piccoli, tanto spazio sprecato, tastiera a schermo intero e quant’altro: bastano pochi minuti per ricordarsi che la gestione della modalità landscape di Android non è tra le migliori e che anche il Legion Phone Duel 2 non fa eccezione e va quindi utilizzato come uno smartphone tradizionale, in portrait, nonostante la scomodità data dalla sua costruzione particolare.
Sia chiaro, in condizioni normali nessuno spenderebbe neanche più di una riga per parlare di quanto sia scomodo usare uno smartphone in landscape, ma Legion Phone Duel 2 non è un dispositivo qualsiasi e ogni elemento della sua scocca ci suggerisce che è proprio questo l’orientamento in cui è stato pensato, dalla posizione delle fotocamere posteriori a quella anteriore pop-up, passando per i tanti grilletti dorsali/posteriori e il già citato rigonfiamento della parte centrale che separa i due lati e facilita l’impugnatura in questo modo.
Sotto questo punto di vista possiamo dire che la scelta di estremizzare così tanto le linee dello smartphone non ha pagato, specialmente se paragoniamo il risultato a quello ottenuto dal suo predecessore. Anche il primo Legion, infatti, era pensato per essere utilizzato in questo modo, tuttavia l’assenza delle ventole aveva permesso di realizzare un retro completamente piatto che ben si adattava all’utilizzo di tutti i giorni, pur avendo sempre una cam pop-up laterale e tasti touch dorsali. Insomma, un piccolo passo indietro.
Sacrificio che comunque non porta con sé enormi vantaggi sotto il profilo per cui è stato concepito, ovvero il contenimento delle temperature durante i giochi. Si, la ventola porta certamente qualche miglioramento durante l’utilizzo dei titoli più pesanti – pensiamo al solito Genshin Impact a dettagli massimi -, ma il suo vantaggio viene subito meno non appena ci si avvicina alla stagione calda. Specialmente in questi mesi, infatti, l’effetto della dissipazione attiva è davvero marginale e lo Snapdragon 888 si ritrova comunque costretto a ridurre le frequenze molto rapidamente. Ma oggi non siamo qui per parlare delle sue doti da gaming phone; per quelle vi rimandiamo allo speciale già menzionato in precedenza.
BUON RAPPORTO QUALITÀ PREZZO, MA AGGIORNAMENTI POCHI
Legion Phone Duel 2 è uno smartphone che si posiziona su una fascia di prezzo interessante. Si parte dai 799 euro per la versione da 12/256GB, sino agli 899 euro per il modello 16/512GB (UFS 3.1 velocissime in entrambi i casi), cifre certamente non abbordabili per tutti, ma che comunque appaiono in linea con una dotazione hardware impeccabile: doppia batteria da 5.500 mAh con ricarica rapidissima sino a 90W, ampio display da 6,92″ AMOLED Samsung E4 HDR a 144Hz, doppio speaker frontale, Wi-Fi 6, doppia vibrazione aptica di qualità, doppia Type-C, connettività 5G e tasti ultrasonici dedicati al gaming.
Una dotazione del genere – specialmente se rapportata alla variante base 12/256GB da 799 euro (il sito Lenovo offre anche il 10% di sconto sul primo acquisto a fronte di una nuova registrazione, quindi si passa a 719 euro) – è senza dubbio molto interessante anche alla luce delle altre uscite avvenute in questi mesi. Magari è possibile trovare smartphone con Snapdragon 888 a prezzi più bassi, ma difficilmente si troverà qualcosa di meglio (a prezzi di listino) che includa – oltre al SoC top di gamma – anche un ottimo display, feedback della vibrazione da vero top, ottima qualità audio e eccellente autonomia.
Il rapporto qualità prezzo di Legion Phone Duel 2 è quindi assolutamente promosso, tuttavia ci si deve scontrare con un elemento difficile da ignorare: la totale assenza di supporto software nel corso di questi mesi di prova. A parte un piccolo aggiornamento pre-lancio, infatti, lo smartphone non si è mai aggiornato e resta fermo ad Android 11 con le patch di febbraio 2021.
Sappiamo bene che i gaming phone sono dispositivi più problematici da aggiornare, in quanto si portano dietro tutta una serie di ottimizzazioni che richiedono maggior tempo per essere curate prima del rilascio di un nuovo firmware. Chi si avvicina a questa categoria di dispositivi deve tenere in considerazione questo aspetto; gli aggiornamenti sono più lenti proprio per evitare di rompere l’equilibrio del terminale e evitare la comparsa di ulteriori bug su smartphone pensati per essere sempre scattanti.
Una posizione che possiamo anche comprendere lato produttore (ma è comunque chiaro che non si tratta solo di questo: i volumi di vendita generati dai gaming phone sono decisamente bassi ed è difficile immaginare che venga impegnato un team software in grado di garantire la tempestività degli aggiornamenti dei veri top di gamma), ma che può essere applicata solo quando il pacchetto di base è perfetto e completamente funzionante.
Per Legion Phone Duel 2 non è esattamente così: nessun bug critico che comprometta la qualità dello smartphone, sia chiaro, ma tanti piccoli aspetti che denotano come il firmware di vendita sia esattamente quello di test. Eccovi un paio di esempi;
- A settimane dal lancio, l’app fotocamera e quella dedicata allo spazio Legion (la modalità gaming) continuano a chiamarsi entrambe ZuiSdk (chiaro riferimento ai nomi placeholder utilizzati dal kit di sviluppo).
- Abbiamo riscontrato un bug – irrisolvibile – che causava l’impossibilità nel cambiare sfondo con un’immagine personale, in quanto il launcher e il file browser andavano in conflitto tra di loro. Risolto con un ripristino del sistema.
- Loop nella schermata di sblocco che costringe ad un riavvio forzato (messaggio: Your device has system issue, please restart to recover)
È chiaro come il Duel 2 abbia bisogno necessariamente di un aggiornamento software che lo possa portare almeno in una condizione di completa stabilità e ad oggi non è accettabile che al di sopra della fascia dei 500 euro si debba fare i conti con un supporto software del tutto assente.
Tirata d’orecchi anche per il primo Legion Phone Duel, il quale – nonostante quanto promesso – non ha mai ricevuto Android 11 e continua ad essere basato su Android 10 con le patch di ottobre 2020, ovvero quelle del lancio. Almeno in questo caso l’esperienza d’uso è perfetta.
OTTIMA L’AUTONOMIA, FOTOCAMERA NELLA MEDIA DELLA CATEGORIA
Il supporto software è senza dubbio il punto debole più grave del pacchetto, mentre il secondo – decisamente più prevedibile – è rappresentato dal comparto fotografico. Sia chiaro, in questo caso ci troviamo davanti ad una classica fotocamera da gaming phone, in grado di svolgere il suo compito in maniera decente e nulla più.
Il sensore principale da 64 MegaPixel (scatta a 16MP in pixel binning) è comunque in grado di restituire foto interessanti nelle migliori condizioni di luce, mentre quando si passa alla sera la qualità cala e neanche la modalità notte salva la situazione. Interessante la presenza di una fotocamera secondaria da 16 MegaPixel dotata di ottica grandangolare e autofocus, il quale le permette di lavorare anche nel ruolo di fotocamera macro.
Intelligente la scelta di utilizzare un sensore da 16 MegaPixel per la grandangolare, in modo da avere la stessa risoluzione degli scatti della principale e creare un minimo di coerenza tra i due comparti e anche a livello cromatico possiamo dire che il passaggio tra una cam e l’altra non provoca enormi differenze.
Nel complesso le foto sono accettabili (molto meno i video) e nella media della categoria. Sicuramente la presenza di Snapdragon 888 è un valore aggiunto per tutti coloro che vorranno provare a trarre il meglio dalle potenzialità dei sensori facendo ricorso alla GCam. Rispetto al predecessore, il miglioramento più evidente è nella cam anteriore; il nuovo sensore da 44 MegaPixel scatta foto a 10,9MP e sembra gestire molto meglio gli scenari più complicati, specialmente i controluce.
Ovviamente anche il comparto fotografico deve scontrarsi con il particolare layout dello smartphone, quindi occhio a tutti gli scatti fatti in portrait; sarà facilissimo coprire i sensori posteriori con le dita. Anche il posizionamento della cam anteriore potrebbe creare qualche problema se non state scattando in landscape; per gli amanti dei social non è certo la disposizione più efficace.
Al netto di ciò, Legion Phone Duel 2 è comunque uno smartphone eccellente sotto il profilo delle prestazioni e dell’esperienza d’uso di tutti i giorni. Praticamente impossibile da mandare in crisi, lo smartphone è affidabile in ogni momento e non abbiamo mai riscontrato alcuna incertezza durante ogni scenario d’utilizzo.
Particolarmente soddisfacente la vibrazione aptica che, grazie ai due motori dedicati, fornire un feedback preciso, puntuale e potente in ogni ambito, dalla vibrazione di notifica a quella della tastiera. Ottima anche l’esperienza audio, nonostante la mancanza del jack audio che comunque viene sostituito da una seconda porta Type-C, visto che i due speaker integrati offrono una buona separazione dei canali stereo e una pressione sonora soddisfacente. Il fatto che siano entrambi rivolti frontalmente è un plus non da poco, dal momento che sarà impossibile bloccarli anche durante le sessioni di gioco.
Nulla da eccepire anche per quanto riguarda il comparto batteria, visto che la doppia unità presente (avete notato come tutto sia doppio?) garantisce un’autonomia leggermente superiore a quella del predecessore. In questo caso troviamo 5.500 mah (erano 5.000 sul primo Duel) che permettono di superare le 8 ore di schermo restando sempre a 144Hz e qualora abbiate bisogno di una ricarica rapida, l’alimentatore da 65W presente in confezione vi viene in aiuto.
Ricordiamo che lo smartphone supporta anche la ricarica doppia utilizzando entrambe le porte resa possibile dall’alimentatore a 90W dedicato (abbiamo provato anche a collegare due diversi alimentatori, quello del MacBook e un altro da 30W, e anche in questo caso si è attivata la ricarica Turbo doppia) che permette di passare da 0 a 100% in circa 30 minuti. L’alimentatore in confezione vi permette comunque di completare la ricarica in circa 45 minuti.
Menzione rapida per lo sblocco biometrico. Il sensore di impronte frontale non è il più rapido e preciso in commercio, tuttavia funziona molto bene una volta che viene effettuata una registrazione aggiuntiva dell’impronta che si vuole utilizzare. Molto scomodo lo sblocco con il riconoscimento del viso che richiede l’utilizzo della cam pop-up.
SCHEDA TECNICA
- System-on-Chip: Qualcomm Snapdragon 888
- Schermo: AMOLED da 6,92 pollici, formato 20,5:9, 2460×1080 e 144 Hz di refresh rate, Gorilla Glass 5
- Connettività: WiFi 6/5/4 (2.4GHz, 5GHz, 6GHz, 2×2 MIMO), 5G (NSA/SA), Dual SIM, Bluetooth 5.2, NFC, Wireless Audio: Aptx, Aptx HD, LDAC, TWS
- Memoria:
- RAM: 12 o 16 GB LPPDR5
- Storage: 256 o 512 GB UFS 3.1
- Batteria: doppia, ciascuna da 2750 mAh, per un totale di 5500 mAh; ricarica turbo da 60 o 90W
- Fotocamera:
- Frontale da 44 MP, Samsung GH1+ f/2.0
- Posteriore da 64 MP f/1.9+ ultrawide da16 MP f/2.2
- Caratteristiche Gaming:
- 6 sensori ultrasonici per il gaming (8 compreso i due touch su display)
- 2 porte USB-C 3.1
- Legion Realm 2.0
- Dual HaptiX vibration motors
- Twin Turbo-Fan Cooling System (max 27dB, IP58 e 15.000RPM)
- Vapor Chamber
- Audio: Dual front-facing speakers (7 magneti) con Dolby Atmos Sound, 4 microfoni con riduzione del rumore
- Dimensioni e peso: 176mm x 78.5mm x 9.9mm / 12.56mm max, 259 g
- Prezzo e colori: 799€ (12/256GB) e 899€ (16/512GB), Ultimate Black / Titanium White
CONCLUSIONI
Tirando le somme, Legion Phone Duel 2 è potenzialmente un ottimo smartphone, ma purtroppo si perde per strada in alcuni aspetti cruciali.
L’ergonomia particolare è l’aspetto da tenere in maggior considerazione; sappiate che questo è uno smartphone da usare principalmente a due mani (i 259 grammi di peso non sono proprio pensati per l’uso ad un a mano) e che la sporgenza posteriore può risultare fastidiosa in diversi scenari, dal classico utilizzo in portrait al poggiarlo su uno stand. Estremamente negativa anche la questione aggiornamenti, visto non solo il preoccupante precedente del suo predecessore, ma anche il fatto che lo smartphone si porta con sé qualche bug e imperfezione che non possono essere ignorati.
Preso atto di questi due aspetti – qualora non rappresentassero il classo deal breaker – la proposta di Lenovo è comunque solida e estremamente completa specialmente nella sua variante base da 799 euro. Tanta memoria (non espandibile), supporto Dual SIM, ottimo display AMOLED, audio, vibrazione e autonomia, rendono Legion Phone Duel 2 uno smartphone granitico e affidabile in ogni ambito. A ciò ci aggiungiamo il SoC top di gamma e la miglior dotazione hardware e software per gli appassionati di gaming su Android.
Difficile consigliarne l’acquisto per l’utente tradizionale, ma chiunque sia in grado di sfruttare al meglio l’enorme valore aggiunto dato dalla suite gaming del Duel, 2 si troverà tra le mani anche uno smartphone di altissimo livello, a patto di accettare i due punti deboli principali. Il voto finale sarebbe potuto essere più alto, ma l’incognita degli aggiornamenti non può essere considerata un elemento da poco e incide in maniera pesante sulla valutazione finale.
VOTO 7.8
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(aggiornamento del 04 agosto 2021, ore 23:02)