Sì a un organismo agile che coordini bandi e progetti di ricerca, ma che non sia di pura emanazione politica: questi alcuni dei punti del parere della Commissione sui problemi della ricerca dell’Accademia Nazionale dei Lincei sull’istituzione dell’Agenzia Nazionale per la Ricerca (Anr), “auspicata da lungo tempo dalla comunità scientifica”.
La Commissione Lincea concorda sulla necessità di creare un organismo di coordinamento, “garantendone efficacia ed efficienza, senza inutili e dannose sovrapposizioni e senza svolgere attività di ricerca in proprio” e apprezza “lo sforzo finanziario che dovrebbe garantire a regime un flusso incrementale di 300 milioni di euro alle attività dell’Anr”, ma al tempo stesso ritiene necessario che vi sia un “simultaneo incremento delle risorse destinate ai progetti dei ricercatori degli enti e delle istituzioni pubbliche come ad esempio i Prin annuali”.
E’ inoltre fondamentale, sottolinea il parere che, nel pieno rispetto delle autonomie delle università e degli enti e di ricerca pubblici, “l’Anr non si configuri come un organismo di emanazione prevalentemente politica”, ma “dovrà avere un Comitato Direttivo composto da scienziati di caratura internazionale e attenersi alle migliori prassi riconosciute internazionalmente nella selezione dei progetti da finanziare”.
Infine l’Accademia dei Lincei raccomanda che l’Agenzia collabori con il ministero dell’Istruzione, università e ricerca per definire “il Programma Nazionale della Ricerca (Pnr), valorizzare e potenziare l’efficacia delle strategie competitive in campo europeo e internazionale, per favorire, ove necessario, una bilanciata e sinergica collaborazione tra pubblico e privato”, evitando però sovrapposizioni con le attività già di competenza dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).