Buone notizie da Marte: dopo mesi di stallo, la ‘talpa’ della missione Insight della Nasa si è sbloccata grazie a un aiutino del braccio robotico e ha ripreso a trivellare il suolo per misurare la temperatura nel ‘cuore’ del Pianeta Rosso. Come mostrano le prime immagini pubblicate su Twitter dall’agenzia spaziale tedesca Dlr, responsabile dello strumento, il blocco non era dovuto alla presenza di una roccia, ma alla mancanza di frizione col terreno, fondamentale per imprimere movimento alla sonda autoaffondante protagonista dell’esperimento Hp3 (Heat Flow and Physical Properties Package).
Anche alla Nasa si è tirato un bel sospiro di sollievo dopo mesi di incertezze. La talpa si era infatti fermata lo scorso 28 febbraio al primo turno di scavo, penetrando solo per tre quarti della sua lunghezza, circa 35 centimetri, invece che scavare fino ai 5 metri di profondità previsti.
Dopo avere rimosso la struttura di supporto per osservare meglio la situazione, gli ingegneri della Nasa e della Dlr hanno provato a riempire il piccolo cratere che si era formato attorno alla sonda usando la pala meccanica di cui è dotato il braccio robotico. Fallito il tentativo, hanno riprovato nei giorni scorsi con una nuova strategia: usando sempre la pala del braccio robotico, hanno premuto lateralmente la talpa contro la parete del cratere, nella speranza di fornirle sufficiente attrito per scavare più in profondità.
La manovra è stata prima simulata in laboratorio sulla Terra e poi è stata tentata su Marte. Il suo successo trova ora conferma nelle immagini ufficiali pubblicate sui social, che mostrano la ripresa dello scavo mentre la sonda affonda di altri 3 centimetri. “Con l’aiuto del mio braccio robotico, la talpa sta scavando di nuovo!”, si legge sul profilo Twitter della missione Insight. “Stiamo appena iniziando questa nuova campagna e siamo fiduciosi di poter continuare a scavare”.