Ci potrebbe essere un motivo ‘biologico’ per cui i ragazzi sono più attirati dai videogiochi rispetto alle ragazze, e quindi più suscettibili di sviluppare la dipendenza da gaming, disturbo appena riconosciuto anche dall’Oms tra le malattie mentali. Lo afferma uno studio, basato sulla risonanza al cervello di un gruppo di giovani, pubblicato da Social Cognitive Affective Neuroscience. I ricercatori coordinati da Marc Potenza della Yale University hanno analizzato 40 ragazze e 68 ragazzi di età media 21 anni mentre si sottoponevano a 30 minuti di giochi online.
La risonanza ha mostrato che sia prima sia subito dopo il gioco l’area cerebrale associata alla ricompensa dei ragazzi era più attivata rispetto a quella della controparte femminile. “Il gioco sollecita nei cervelli dei maschi più attivazioni legate al desiderio – conclude lo studio -. Questo suggerisce un meccanismo neurale per il motivo per cui i maschi sono più vulnerabili allo sviluppo della dipendenza da gaming”. Quello che i maschi siano più attirati dai giochi è un fenomeno confermato anche dalle statistiche d’uso.
Secondo una ricerca del Pew Research Center ad esempio il 41% degli adolescenti afferma di passare molto tempo giocando, contro solo l’11% delle ragazze.