“Gli innovatori italiani del nostro tempo contribuiscono con passione, tenacia e spirito di responsabilità al benessere del Paese e alla sua competitività. I loro talenti meritano di essere sostenuti da un adeguato livello di investimenti in ricerca, che sono investimenti nel nostro stesso avvenire oltre che veri e propri “moltiplicatori di ricchezza” per assicurare alle giovani generazioni un futuro più prospero e più sostenibile”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata della ricerca italiana nel mondo.
Giornata che “coincide con la data di nascita di Leonardo da Vinci” e che “ci invita a una riflessione – aggiunge il Capo dello Stato – sul contributo delle donne e uomini di scienza del nostro Paese allo sviluppo scientifico-tecnologico e al progresso della conoscenza e dell’innovazione dell’intero pianeta”.
“L’Italia è oggi tra i primi paesi per numero di pubblicazioni scientifiche e i suoi scienziati sono coinvolti nei maggiori esperimenti internazionali – afferma ancora il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – e ciò si deve anche alla solidità del sistema della ricerca, dell’innovazione e dell’alta formazione. Dai moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale alle esplorazioni nei mari e nei laboratori sotterranei, dall’impegno nell’International Thermonuclear Experimental Reactor agli istituti di ricerca, ricovero e cura sanitaria, gli innovatori italiani del nostro tempo contribuiscono con passione, tenacia e spirito di responsabilità al benessere del Paese e alla sua competitività”.
Il Capo dello Stato ricorda come “i Padri costituenti posero la promozione della ricerca scientifica tra gli obiettivi della nascente Repubblica: un intendimento fondato sull’unità del sapere – umanistico e scientifico-tecnologico – particolarmente lungimirante e, oggi, più che mai attuale, sull’esempio della lezione di Leonardo. A tutte le ricercatrici e i ricercatori italiani nel mondo un riconoscente apprezzamento – conclude – e i più sinceri auguri di successo”.