Il principe del cielo di aprile è indubbiamente Mercurio: questo è infatti il mese migliore dell’anno per osservare il pianeta in orario serale, visto il ritardo con cui tramonta rispetto al Sole. La migliore visibilità sarà raggiunta in particolare l’11 e 12 aprile, come indica l’Unione Astrofili Italiani (Uai), quando il pianeta più interno del Sistema Solare tramonterà 1 ora e 46 minuti dopo la nostra stella.
Ma a dare spettacolo nel corso del mese ci penserà anche la Luna, con tre congiunzioni molto scenografiche dal 21 al 23 aprile: la sera del 21, al crepuscolo, la sottilissima falce di Luna crescente si troverà accanto a Mercurio, mentre nei due giorni seguenti il nostro satellite si affiancherà sia al pianeta Venere che alla luminosa costellazione del Toro, con la stella Aldebaran e gli ammassi stellari delle Pleiadi e delle Iadi.
Un buon soggetto per gli astrofotografi sarà anche l’ingresso di Venere nell’ammasso delle Pleiadi, che si verificherà il 10 aprile. La visibilità di questo pianeta continua a migliorare nel corso del mese, mentre più alto in cielo rispetto a lui troviamo Marte. Giove sarà invece inosservabile, a causa della congiunzione dell’11 aprile con il Sole, mentre Saturno tornerà visibile al mattino presto, prima dell’alba.
Nelle prime ore dopo il tramonto si potranno ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti, come Orione, il Toro, i Gemelli e l’Auriga, ma allo stesso tempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Mentre Sirio, la stella più brillante della volta celeste per tutto l’inverno, inizia a tramontare a Sud-Ovest, dalla parte opposta comincia a sorgere Vega, che è invece l’astro più luminoso del cielo estivo insieme ad Arturo e alla costellazione del Bootes, con la sua particolare forma ad aquilone.