La caccia ai frammenti della meteora di San Valentino era partita subito dopo che il bolide da 2,5 chili il 14 febbraio, ha illuminato i cieli tra Basilicata e Puglia seguendo una traiettoria da Bari verso Matera. Il 18 febbraio la notizia del ritrovamento: su una massa complessiva residua che è riuscita ad arrivare al suolo di circa 400-500 grammi, ne sono stati recuperati oltre 70 grammi in 12 frammenti principali e decine di frammenti più piccoli. Il materiale è finito sul balcone esterno di una casa fra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci a Matera.
L’annuncio è stato dato da Prisma (Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). A mettere sulle tracce del meteorite due fratelli appassionati di astronomia, Gianfranco e Pino Losignore, è stata la madre che ha raccontato di aver sentito “un botto” provenire dall’esterno del balcone della casa. Un controllo ha portato Gianfranco (anche consigliere comunale a Matera) e Pino, come hanno riferito loro stessi all’ANSA, a vedere una mattonella che aveva “un segno profondo” e a ritrovare diversi frammenti di roccia del diametro di circa un centimetro. A documentare l’evento le foto concesse da Prisma/Inaf.
Nel mondo dal ’59, anno di inizio del rilvamento secondo questi sistemi, sono circa 40 ritrovamenti, riferisce Daniele Gardiol, astronomo Inaf di Torino e coordinatore nazionale della rete Prisma. Questo è il secondo ritrovamento di una meteora in Italia e a distanza di poco tempo. All’inizio di gennaio del 2020 era stato ritrovato il meteorite Cavezzo nei pressi di Modena. Pochi giorni fa in Normandia, una studentessa di 18 anni ha trovato un frammento dell’asteroide 2023 CX1 esploso nel cielo del Nord della Francia. “I meteoriti hanno attraversato quasi inalterati i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovarne uno appena caduto come quello rinvenuto a Matera aiuta molto gli scienziati a ricostruire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa”, afferma Gardiol.