Seoul Viosys ha annunciato di aver realizzato nuove soluzioni capaci di semplificare e migliorare la produzione di schermi MicroLED. Il risultato è stato ottenuto tramite una sinergia tra Seoul Viosys, una sussidiaria di Seoul Semiconductor, e una squadra del Solid State Lighting & Energy Electronics Center (SSLEEC) di Santa Barbara, guidata dal premio Nobel per la fisica Shuji Nakamura dell’Università della California.
L’innovazione di cui si parla consiste nello sviluppo di MicroLED blu e verdi dal diametro di 1 micrometro e nell’aver risolto le problematiche relative ai MicroLED rossi con dimensioni inferiori ai 70 micrometri, affetti da una bassa resa produttiva a causa di una diminuzione della cosiddetta External Quantum Efficiency (EQE). La EQE è il rapporto tra il numero di fotoni emessi dal LED diviso per il numero di cariche elettriche iniettate. I cambiamenti apportati ai MicroLED rossi hanno incrementato la EQE del 150%, permettendo così di aumentare la luminosità dei microscopici diodi. In questo modo è possibile avviare una produzione di massa, un obiettivo precedentemente non ritenuto possibile poiché riducendo le dimensioni dei MicroLED rossi si otteneva una progressiva e corrispondente diminuzione della luminosità e perciò anche dell’efficienza luminosa.
I nuovi traguardi raggiunti sono tali da poter cambiare le regole del gioco fin qui stabilite nel settore dei display, secondo Seoul Viosys. Riuscire a rimpicciolire i MicroLED sempre di più è del resto fondamentale per poter commercializzare prodotti con diagonali più ridotte rispetto a quelle che abbiamo visto fino ad ora, tutte tendenzialmente orientate alla creazione di maxi-schermi. Non è un caso se i Sony Crystal LED sono di fatto proposti per il mercato professionale e se anche i primi TV Samsung partono dai 110″ (con ritardi subiti per i tagli inferiori già annunciati).
Seoul Viosys ha già avviato la produzione di massa dei MicroLED MC04 con “pixel-pitch” di 0,7 – 1,8 millimetri (il pixel-pitch, chiamato anche “passo”, è la distanza tra i pixel) e degli MC02 con passo di 0,24 – 1,8 millimetri. Per dare un’idea di quello che si può realizzare, basti pensare che con gli MC04 si parte dai 135″ con risoluzione Ultra HD per arrivare fino a 220″, mentre con gli MC02 si copre la stessa dimensione massima ma si può ridurre la diagonale fino a 42″. Sia MC04 sia MC02 sono provvisti di MicroLED rossi da 70 micrometri con EQE aumentata.
Entro la fine del’anno è prevista l’introduzione di nuovi MicroLED da 30 micrometri con pixel composti da un singolo chip per i tre elementi RGB (ne abbiamo parlato QUI). Nel 2022 arriverà il passo successivo che porterà la dimensione dei MicroLED (sempre su singolo chip per pixel) a 10 micrometri. Questa progressiva miniaturizzazione permetterà di portare i MicroLED su varie tipologie di prodotti: Seoul Viosys cita smartphone e dispositivi per realtà virtuale (i visori per PC e console ad esempio) e realtà aumentata.
Ricordiamo che i MicroLED sono schermi capaci di emettere luce propria, una caratteristica che li accomuna agli OLED. Ogni pixel è composto da tre microscopici LED, uno rosso, uno verde e uno blu e per questo motivo non sono presenti filtri colore. I MicroLED possono rappresentare un nero assoluto grazie alla capacità di spegnere ogni singolo pixel e sono in grado di esprimere al contempo elevati picchi di luminanza.