Grazie a questo interprete a una generazione di informatici ha imparato le basi della programmazione.
Per chi negli anni ’80 si interessava di informatica, l’ultima mossa di Microsoft contiene un carico di nostalgia.
Il gigante di Redmond ha infatti reso open source il codice sorgente di GW-Basic, l’interprete Basic da lei stessa creato e rilasciato nel 1983.
Per molti, GW-Basic è stato il primo contatto con un linguaggio di programmazione. Era nato come evoluzione del Basica Ibm, incluso con i primi Pc, che a sua volta era derivato dal Microsoft Basic, primo prodotto dell’azienda.
Il codice, come spiega il relativo post nel blog ufficiale, è disponibile su GitHub ed è tutto in assembly, anziché in un linguaggio ad alto livello come il C.
Il motivo è spiegato nello stesso post: «Come la maggior parte del software degli anni ’70 e ’80, e come i sorgenti di Ms-Dos, il codice sorgente è al 100% in assembly. Quando si scriveva il software per i primi Pc, ogni singolo byte e ogni singola istruzione erano importanti, e così gli sviluppatori spesso scrivevano il codice completamente in assembly semplicemente per essere in grado di farlo stare fisicamente nella memoria disponibile, e per essere in grado di accedere alle risorse e al funzionamento interno del computer».
Il rilascio del Gw-Basic sotto licenza open source è stato deciso «per ragioni storiche» e non sarà mai più modificato: nonostante sia ospitato da GitHub, a Microsoft non interessa apportarvi cambiamenti e migliorie suggeriti da altri programmatori, per motivi che dovrebbero essere evidenti.
Inoltre, Nel codice non sono compresi i makefile o gli script per generare gli eseguibili, né eseguibili già pronti da poter utilizzare sui moderni Pc.
Infine, ricordiamo che Microsoft non è nuova a queste operazioni nostalgiche: verso la fine del 2018 ha infatti rilasciato allo stesso modo il codice di Ms-Dos 1.25 e 2.0, che tuttora si possono trovare su GitHub.