Forse l’epopea dell’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft è giunta alla fine: secondo The Verge, che cita fonti interne al colosso di Redmond, la società punta alla conclusione dell’affare multimiliardario la settimana prossima. È stato un percorso decisamente complicato, ma era ormai chiaro da qualche settimana che si stava andando verso una soluzione positiva (almeno per le due società coinvolte): l’ultimo grosso scoglio, la CMA del Regno Unito, era stato aggirato con una serie di ulteriori concessioni nell’ambito del cloud gaming.
Sono passati nientemeno che venti mesi da quando Microsoft e Activision hanno annunciato l’affare, uno dei più grandi della storia, con ben 68,7 miliardi di dollari sul piatto. Microsoft soprattutto ha dovuto fare diverse concessioni significative per placare i timori di monopolio espressi da alcune delle autorità antitrust più influenti al mondo – e anche da alcuni grandi concorrenti del mondo gaming, Sony tra tutti. Si potrebbe argomentare in ultimo che a guadagnarci saranno i giocatori – specialmente gli appassionati di Call Of Duty, che non solo rimarrà su PlayStation per almeno altri dieci anni, ma arriverà anche sui sistemi Nintendo e ci rimarrà a sua volta per dieci anni.
Proprio oggi, venerdì 6 ottobre, scade il tempo auto-imposto dalla CMA per raccogliere ulteriori opinioni e informazioni sugli ultimi sviluppi dell’affare; ricordiamo che la CMA aveva mantenuto la propria posizione contraria per timori della creazione di un monopolio Microsoft nel settore del cloud gaming, così Microsoft ha deciso di vendere i diritti di streaming dei giochi Activision a Ubisoft. La CMA aveva già dato una sorta di approvazione provvisoria negli scorsi giorni, quindi ormai non ci si aspettano più colpi di scena. Il verdetto dovrebbe essere pubblicato la settimana prossima, dopodiché Microsoft potrà procedere.
In seguito agli sviluppi nel Regno Unito, Microsoft e Activision avevano deciso di estendere la scadenza per il completamento dell’operazione al 18 ottobre; la speranza era di concludere ben prima, e invece pare che ci si arriverà molto vicino. In ogni caso, potrebbe non essere la fine delle complicazioni: anche la FTC era contraria all’acquisizione, ma è stata sconfitta in tribunale nella richiesta di un’ingiunzione preliminare per bloccare l’operazione. Tuttavia, proverà a cancellarla anche a fatto compiuto, anche se sarà un’impresa estremamente difficile.