Natale a casa per il comandante della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Alexander Gerst: il suo rientro a Terra è previsto per la notte fra il 19 e il 20 dicembre, con i suoi compagni di equipaggio Serena Auñón-Chancellor, della Nasa, e Sergei Prokopyev dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. I tre astronauti viaggeranno nella navetta russa Soyuz, il cui atterraggio è previsto poco dopo le 6 del mattino italiane nel Kazakhstan. Si concluderà ufficialmente la missione Horizons.
Gerst è il secondo astronauta dell’Esa al comando della Stazione Spaziale, dopo il belga Frank De Winne. Subito dopo l’atterraggio volerà al Centro Europeo degli Astronauti (Eac) a Colonia, Germania, dove i ricercatori lo sottoporranno a decine di analisi e test per capire i cambiamenti che il suo corpo ha subito durante gli ultimi sei mesi nello spazio.
Il tedesco Alexander e i suoi compagni hanno già effettuato simulazioni della partenza, entrando nella capsula che si trova ancora attaccata alla Stazione e verificando che sia tutto pronto. Questa notte, alle 22,45 ora italiana, infileranno le tute spaziali e saluteranno gli astronauti che restano a bordo della Iss, mentre alle 2,40 è previsto il distacco della Soyuz che li riporterà a casa, arrivando alle 6,06 di mattina.
La capsula accenderà i motori solo dopo aver raggiunto una distanza di sicurezza dalla Stazione Spaziale, bruciando il combustibile esattamente per 4 minuti e 45 secondi, per ottenere la giusta velocità e portare l’equipaggio sull’orbita corretta per il rientro. Circa 30 minuti prima dell’atterraggio, ad un’altitudine di 140 chilometri, la Soyuz si separa in tre parti: solo il modulo che porta gli astronauti tocca terra, mentre gli altri due si disintegrano nell’atmosfera.
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