Switch è una console di enorme successo, capace di far felice chi ne possiede una grazie alla sua natura ibrida che permette di poter giocare ovunque, passando dalla TV del salotto al letto in modalità portatile. Ma c’è un motivo di malcontento che è comune a tanti, tantissimi utenti della console Nintendo: il Joy-Con drift, ovvero il fenomeno per cui dopo un certo periodo di tempo e di utilizzo lo stick analogico del controller smette di registrare correttamente gli input, aggiungendo interazioni fantasma, e andando così a compromettere l’esperienza di gioco in maniera impossibile da ignorare.
Si tratta di un problema diffuso e riconosciuto da Nintendo stessa, che in questi anni ha dovuto affrontare class-action in tutto il mondo (Europa compresa) proprio per questa ragione. Tra le speranze legate all’arrivo di un nuovo modello di Switch, quindi, era naturale che ci fosse anche quella di una revisione dei Joy-Con: sembrava l’occasione ideale per mettere mano ai progetti e provare a lenire il problema. E invece ora abbiamo la certezza che i Joy-Con che arriveranno con Nintendo Switch modello OLED non sono identici solo nell’aspetto, ma anche nella sostanza a quelli che abbiamo visto (e rotto) fino ad oggi.
A confermarlo è stata la stessa Nintendo, che, interrogata sul tema dai colleghi di Polygon, ha risposto tramite un portavoce che “la configurazione e la funzionalità del controller Joy-Con non sono cambiate con Nintendo Switch modello OLED: sono le stesse dei controller Joy-di Nintendo Switch“.
A parziale discolpa di Nintendo, c’è da dire che la fragilità degli analogici non è esclusiva dei Joy-Con, ma riguarda tutti i controller (vedi le recenti segnalazioni legate al DualSense di PlayStation 5) per via di un componente condiviso, ovvero i potenziometri realizzato da Alps incaricati di trasformare il movimento della levetta in un input (trovate maggiori informazioni nell’articolo qui sotto).
La particolare conformazione dei Joy-Con, col loro design estremamente compatto, con gli analogici piccoli e dalla corsa ridotta, potrebbe però favorire l’insorgere delle problematiche relative al drifting: in questo senso, una revisione del design quindi avrebbe potuto portare a dei benefici anche conservando la stessa componentistica.
Insomma, sembra che davvero il cambiamento più rilevante della revisione di Switch annunciata a sorpresa martedì da Nintendo e in arrivo l’8 ottobre sia lo schermo OLED da 7 pollici, oltre all’audio migliorato e al kickstand in stile Microsoft Surface (per quanto riguarda il nuovo dock con presa LAN integrata, sarà acquistabile separatamente ed è compatibile anche con la Switch originale).
Sotto la scocca della console, così come sotto quella dei Joy-Con, cambia pochissimo: la memoria interna passa da 32 a 64 GB (non esattamente un salto vertiginoso), ma il chip resta il Tegra X1 di NVIDIA e pure il quantitativo di RAM non cambia. E infatti la risoluzione supportata sarà identica a quella di Switch, e non raggiungerà quel 4K tramite DLSS suggerito dai rumor, e che rimane l’unico tassello mancante di un mosaico che per il resto combacia perfettamente con le anticipazioni.
PARLIAMONE SU TWITCH QUESTA SERA DALLE 21:40!
Come ogni giovedì, anche questa sera l’appuntamento è per le 21:40 sul canale Twitch di HDBlog per parlare di videogiochi: ci aspetta una puntata ricca non solo grazie alla nuove Switch modello OLED, di cui discuteremo cercando di capire cosa ci dice dei piani di Nintendo per il presente e per il futuro, ma anche perché a partire dalle 23 seguiremo insieme lo State of Play di Sony per scoprire novità sui giochi in arrivo su PlayStation 5 (e 4).
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