Stratolaunch Roc, l’aereo dei record, ha tagliato un altro importante traguardo: lo scorso 31 ottobre il gigantesco apparecchio ha sorvolato con successo il deserto del Moajave, nello stato americano della California, trasportando il razzo ipersonico Talon A. Un risultato importante che precede di qualche settimana la prova su strada, o per meglio dire nel cielo, dell’innovativo sistema di lancio.
A che cosa serve? Stratolaunch è un progetto del quale abbiamo parlato più volte, fin dalla sua presentazione nel 2011 oppure in occasione del suo primo volo. Si tratta di un enorme aeroplano, formato da due fusoliere unite per le ali, lungo 73 metri e con un’apertura alare di 117.
Fortemente voluto dal miliardario americano Paul Allen, cofondatore di Microsoft insieme a Bill Gates, lo Stratolaunch ha come obiettivo quello di raggiungere gli 11.000 metri di quota e da qui lanciare il razzo ipersonico leggero Talon A.
Il sistema di lancio si presta a numerose applicazioni di tipo civile, per esempio la messa in orbita a basso costo di piccoli satelliti, il lancio di carichi leggeri verso lo spazio, ma anche il trasporto di carichi da una parte all’altra del globo in poche decine di minuti.
L’ultimo test è andato secondo le aspettative e gli ingegneri contano di effettuare una prova completa del sistema lanciatore-razzo già nelle prossime settimane.
I numeri. Lo Stratolaunch Roc è spinto da sei motori comunemente utilizzati sui Boeing 747, necessari per sollevare le 500 tonnellate del velivolo, ed è dotato di due carrelli da 12 ruote ciascuno più un carrello anteriore. L’equipaggio trova posto nella cabina posta nella fusoliera di destra, mentre quella di sinistra è vuota e non pressurizzata.
Il doppio aeroplano ha anche conquistato il primato di velivolo più grande del mondo dopo che lo scorso 27 febbraio l’esercito russo ha distrutto l’Antonov An-225 Mriya, precedente titolare del primato, parcheggiato nel suo hangar presso l’aeroporto di Hostomel, in Ucraina.
Stratolaunch avrà qualche anno di tempo per godersi la testa di questa particolare classifica, poiché lo scorso maggio il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di volere ricostruire l’Antonov quanto prima.