I PR di NVIDIA hanno fatto sapere, tramite i colleghi di PC Gamer, di essere al corrente delle segnalazioni di problemi di stabilità vari riportati da alcuni acquirenti delle prime unità delle schede video RTX di nuova generazione, e che le indagini sono in corso. È facile immaginare che ci vorrà un po’ di tempo prima di capire esattamente quale sia il problema, comunque è facile che la colpa sia, almeno parzialmente, dei nuovi driver – beh, per essere più precisi, dell’unica versione dei driver pubblicati che sia compatibile anche con le RTX 50, la 572.16.
Abbiamo visto negli scorsi giorni come si siano moltiplicate segnalazioni di instabilità durante il gioco e problemi di riconoscimento della scheda da parte di Windows, con tanto di alcuni casi di “brick” della scheda durante un aggiornamento BIOS/Firmware. A rendere tutta la situazione più confusa ci sono diversi fattori: per cominciare molte di queste segnalazioni provengono dalla Cina, dove è in realtà in circolazione una versione depotenziata della RTX 5090, la 5090D, e non è sempre chiaro a quale scheda si riferiscano gli utenti che si lamentano di problemi tecnici.
C’è poi l’estrema scarsità di schede in circolazione. Già di norma gli utenti che si prendono la briga di indicare problemi su forum o social dedicati sono una piccolissima parte della userbase di un determinato prodotto, figuriamoci quando tale prodotto è stato rilasciato in quantità limitatissime – e pare che ci vorranno pure diverse settimane prima che arrivino sul mercato nuove unità.
La situazione è insomma in divenire ed è molto difficile capire dove stia, con precisione, la verità. Per i fortunati nuovi acquirenti, comunque, pare che il problema meno grave (per quanto fastidioso, beninteso, soprattutto considerando l’ammontare dell’investimento!), ovvero gli occasionali crash e freeze che denotano una certa instabilità della scheda, siano relativi allo slot PCIe 5.0. Una possibile soluzione temporanea è di modificare le opzioni di compatibilità nel BIOS della scheda madre e far girare lo slot in modalità PCIe 4.0. Le perdite prestazionali sono praticamente inesistenti, se non altro.
