Oppo continua il suo percorso di crescita nel mercato Italiano e anche quest’anno presenta una gamma completa di prodotti che si sposano con le esigenze economiche, e non solo, di praticamente ogni utente. La famiglia di punta della proposta del produttore cinese è ancora una volta quella denominata Find X, giunta alla sua terza espressione e anche quest’anno formata da tre soluzioni: Find X3 Pro, Find X3 Neo e Find X3 Lite.
Da qualche giorno sto utilizzando proprio il più economico dei tre come mio smartphone principale e a cospetto di un listino forse un filo troppo alto posso dirvi che, comunque, offre tutto il necessario per un’esperienza d’uso completa e appagante in tutte le situazioni.
SOMMARIO
PIU’ BELLO DELLO SCORSO ANNO
Come constatato nella recensione dello scorso anno, Find X2 Lite era probabilmente il meno attraente (esteticamente parlando) delle tre proposte del 2020. A 12 mesi di distanza la situazione è decisamente migliorata, almeno per quello che è il mio gusto personale, Find X3 Lite è un prodotto con molto più carattere. Non tanto nella fantasia delle forme, ma del resto è uno smartphone e non ho mai visto smartphone rotondi o esagonali, quanto nelle lavorazioni e nelle colorazioni. Quella azzurra opaca che sto utilizzando in questi giorni non passa certo inosservata e proprio per via della finitura ruvida che la caratterizza offre anche un buonissimo grip.
In generale parliamo comunque di uno smartphone dotato di un’ottima ergonomia, che si impugna molto bene ed è abbastanza leggero e sottile. Parliamo infatti di 7,9 mm di spessore e 172 grammi di peso, dati quasi impensabili in un mercato in cui avvicinare e superare il muro dei 200 grammi non è più così strano, anzi. L’unico difetto è da cercarsi nella posizione del sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, a mio modo di vedere sistemato un po’ troppo in basso e difficile da raggiungere senza spostare le mani dall’impugnatura ottimale.
La cover posteriore è realizzata in policarbonato così come la cornice che è però verniciata con effetto lucido. Nonostante il materiale non esattamente premium la sensazione è comunque quella di avere tra le mani una soluzione ben realizzata e assemblata con la giusta cura dei dettagli. Mi piace molto anche la sezione lucida che contiene le 4 fotocamere, anch’essa in contrasto con il resto della scocca e sicuramente caratterizzante.
Come anticipato, anche la cornice è in materiale plastico e su di essa trovano posto la USB-C 2.0, il sempre apprezzato jack audio, i tasti fisici per l’accensione e la regolazione del volume, il carrellino per l’inserimento di una doppia scheda SIM in formato NANO e lo speaker di sistema, purtroppo soltanto mono ma caratterizzato comunque da un volume discreto e da una qualità sufficiente. Ovviamente una soluzione stereo sarebbe stata apprezzata e avrebbe alzato molto il livello nell’esperienza di ascolto, ma dobbiamo accontentarci di questo.
BUON DISPLAY AMOLED
Se mi doveste chiedere quale sia l’aggiornamento che ho più apprezzato nel passaggio da Find X2 Lite a Find X3 Lite non avrei alcun dubbio nel rispondere che si tratta del display. Non c’è nulla di trascendentale nel pannello del nuovo X3 lite, parliamo di un AMOLED da 6,4 pollici e risoluzione FullHD+, ma rispetto allo scorso anno è cambiato il refresh rate che passa da 60 a 90Hz con una frequenza di campionamento del touch pari a 180 Hz. Ok, non è una rivoluzione, ma la differenza nella fluidità delle animazioni e nella gestione delle app compatibili è evidente e rende molto più piacevole l’interazione con lo smartphone. Rispetto allo scorso anno perdiamo poi anche il notch a goccia a favore di un più discreto foro.
Refresh rate a parte parliamo comunque di un buonissimo display anche per quanto riguarda la luminosità massima. Si superano le 400 cd/mq nelle situazioni comuni e abbiamo un picco di oltre 700 nit. Sono valori che permettono un utilizzo agevole anche in esterna, sotto la luce diretta del Sole. I colori sono ben riprodotti, brillanti e, come spesso accade con i pannelli AMOLED, anche un po’ sovrasaturi. In generale si tratta comunque di un pannello piacevole da osservare e che ci consente di godere al meglio dei contenuti multimediali, siano essi foto o video.
TRE FOTOCAMERE E MEZZA!
Si, avete letto bene, ho scritto tre fotocamere e mezzo perchè dei 4 moduli presenti nella parte posteriore di questo Find X3 Lite solamente 3 scattano realmente delle foto. Ma andiamo con ordine. La fotocamera che chiamerò principale offre un sensore da 64 megapixel di risoluzione e lente con FOV di 80 gradi e apertura f/1.7. Seguono una ultra grandangolare con angolo di visione di 119 gradi e sensore da 8 megapixel e una fotocamera macro con sensore da 2 megapixel.
Sarò sincero, quest’ultima è senza dubbio la fotocamera che ho meno utilizzato delle tre, anche perchè la distanza di messa a fuoco non è comunque così ridotta come si potrebbe pensare e si possono ottenere risultati molto simili, a volte anche migliori, utilizzando lo zoom 2x della fotocamera principale. Il quarto modulo è quello che non scatta realmente foto; si tratta di un sensore da 2 megapixel, in bianco e nero, che serve come aiuto per migliorare gli altri scatti.
Le foto scattate di giorno sono di ottima qualità quando utilizziamo sia la fotocamera principale sia la grandangolare. Le foto sono nitide e ricche di dettagli, con colori brillanti e una buona gestione di alte e basse luci. La velocità della messa a fuoco è ottima e si comporta bene anche nelle situazioni più complesse. Bene anche l’HDR che riesce a risolvere le situazioni di controluce salvando parecchi dettagli. Non c’è zoom ottico ma lo zoom digitale 2x che otteniamo utilizzando la fotocamera principale è comunque di buonissima qualità. C’è la modalità ritratto che funziona abbastanza bene ma vi invito a provare proprio lo zoom 2x (come nella foto della margherita qui sopra) della fotocamera principale per ottenere lo stesso effetto sfuocato. Il risultato è molto piacevole, caratterizzato da un bokeh morbido e da un soggetto sempre ben a fuoco.
Di sera, o comunque in presenza di poca luce, la resa è ovviamente meno buona, sia per quanto riguarda la fotocamera principale che la grandangolare. Per fortuna interviene la modalità notturna a risollevare un pochino le sorti e a migliorare via software gli scatti che otteniamo. Le foto che risultano sono sufficientemente luminose e abbastanza nitide. Persiste un po’ di rumore di fondo ma comunque parliamo di uno smartphone di fascia media e la concorrenza si attesta su un livello simile o, in alcuni casi, anche inferiore. Interessante anche la modalità cavalletto che consente di allungare l’esposizione fino a 45 secondi, ma in questo caso occorre comunque tenere completamente fermo lo smartphone in qualche modo. La stabilizzazione elettronica integrata, per quanto buona, non ci permette di arrivare a tempi di esposizione cosi lunghi senza avere immagini mosse.
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Parlando di video, invece, possiamo registrare clip fino ad una risoluzione massima di 4K a 30 fps con la fotocamera principale, e 1080p, sempre a 30fps, con quella grandangolare. Tra le caratteristiche principali troviamo un’ottima stabilizzazione, colori brillanti, una messa a fuoco molto rapida e una buona nitidezza. La stabilizzazione può essere ulteriormente migliorata utilizzando la modalità ultra-steady ma così facendo non si può andare oltre il 1080p come risoluzione.
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E infine due parole anche sulla fotocamera frontale da 32 megapixel che scatta buone foto, sicuramente allineate alla concorrenza, nella maggior parte delle situazioni. Anche qui a stupire è l’ottima stabilizzazione quando utilizziamo la selfie-camera per registrare video, una caratteristica comune a molti smartphone Oppo anche delle precedenti generazioni.
HARDWARE E SOFTWARE
Il SoC utilizzato qui è lo stesso dello scorso anno, ovvero lo Snapdragon 765 G di Qualcomm. Parliamo di un chipset non più recentissimo, che conosciamo alla perfezione e che ha fondamentalmente caratterizzato buona parte della fascia media del mercato negli ultimi dodici mesi. A mio modo di vedere è quello che definirei come il perfetto compromesso. Da un lato abbiamo infatti prestazioni convincenti e dall’altro un consumo di batteria comunque contenuto. In una sola parola: equilibrato.
Ad accompagnare il SoC troviamo 8 GB di RAM e 128 GB di storage grazie a cui l’assenza dell’espansione di memoria tramite microSD non sarà un grosso problema. La gestione del sistema è veloce sia nell’apertura e nella gestione delle app sia quando si tratta di multitasking. Insomma, non è un processore di fascia alta e nemmeno il più recente in circolazione, ma resta comunque una scelta valida ed equilibrata anche in termini di consumi.
Si può giocare anche a titoli abbastanza impegnativi, come il classico Call Of Duty Mobile, senza alcun problema e potendo godere della fluidità offerta dal display a 90Hz. Diciamo pure che qualsiasi categoria di utente rappresentiate difficilmente vi troverete in difficoltà. Anche lato connettività non manca infatti nulla: abbiamo il 5G grazie al modem Qualcomm integrato, WiFi dual band, purtroppo non ancora ax, Bluetooth 5.1, NFC e GPS. La ricezione è sempre all’altezza della situazione, non ho mai notato particolari complicazioni nell’agganciare il segnale e nel mantenerlo e anche l’audio delle chiamate, sia in ingresso che in uscita, è di buona qualità.
In tutto questo non dobbiamo dimenticarci di un’altro elemento che gioca ovviamente un ruolo importante, se non fondamentale, nell’esperienza d’uso. Parlo della UI alla cui base abbiamo ovviamente Android 11 che si concretizza però nell’interfaccia Color OS in versione 11.1. Era dalla scorsa estate che non utilizzavo per qualche giorno uno smartphone Oppo e devo dire che tutte le buone impressioni avute allora sono state confermate e se possibile consolidate da una UI che è diventata sempre più matura e meno orientaleggiante.
Tra gli elementi che ho maggiormente apprezzato trovano certamente posto lo stile grafico delle icone, l’ordine e la pulizia dei menu e i pochi semplici strumenti personalizzati come l’interfaccia della fotocamera. Non mancano alcune chicche come un menu laterale con collegamenti rapidi ad alcune applicazioni e gli strumenti per la pulizia della memoria e per l’ottimizzazione della batteria. Insomma, un passo alla volta Oppo sta costruendo un pacchetto harwdare e software degno di nota, speriamo si velocizzi anche il processo di aggiornamento.
AUTONOMIA
Dentro a questo Find X2 lite abbiamo una batteria da 4.300 mAh. Non è un modulo enorme e questo contribuisce a contenere il peso che è di solo 172 grammi, ma nonostante ciò non rinunciamo ad un’ottima autonomia. La giornata di utilizzo non è mai un problema e si arriva tranquillamente a sera anche nelle situazioni più complicate.
Il vero valore aggiunto è sicuramente quello della ricarica rapida. In confezione abbiamo infatti un caricatore rapido da 65W che ci consente di portare a termine una ricarica in circa mezz’ora. Insomma, se anche vi doveste trovare in una situazione di emergenza bastano davvero pochissimi minuti per avere a disposizione diverse ore di autonomia. Può sembrare una caratteristica superflua ma non è affatto da sottovalutare e soprattutto, specialmente in questa fascia di mercato, nessuna alternativa propone soluzioni sopra ai 30W.
CONCLUSIONI
Bene, ma quanto costa questo Find X3 Lite? Il listino parla di 499 euro, considerata anche la concorrenza è sicuramente una cifra un po’ altina, ma a mio modo di vedere parliamo comunque di uno smartphone che, al giusto prezzo, ha tutte le carte in regola per diventare una soluzione da tenere assolutamente in considerazione.
A che cifra lo comprerei? Diciamo che intorno ai 350 euro lo prenderei seriamente in considerazione e tenuto conto che online lo si trova già a circa 400 euro potrebbe non passare molto tempo prima di vederlo toccare quella soglia. Sopra i 350 euro le differenze rispetto al modello dello scorso anno rischiano di non essere sufficienti per giustificare un prezzo di oltre 100 euro superiore. Tenete quindi sempre d’occhio anche il prezzo di Find X2 Lite che resta comunque un’ottima alternativa.
Oppo Find X3 Lite
Siamo senza dubbio in una fascia di mercato in cui la concorrenza non manca ed in certi casi è davvero spietata. Xiaomi, Poco, Realme e pure Samsung invadono questo segmento con una miriade di soluzioni, quindi cosa possiamo considerare come valore aggiunto per questo Oppo? Sicuramente l’ergonomia, l’ottimo display molto luminoso e la ricarica rapida.
Ricordiamo infine che acquistando questo Oppo Find X3 Lite entro il prossimo 30 aprile sarà possibile accedere ad una promozione speciale che consente di ricevere in regalo un paio di cuffiette wireless Oppo Enco X del valore commerciale di 179 euro.
PRO E CONTRO
VOTO: 7,5
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(aggiornamento del 07 aprile 2021, ore 21:34)