La primavera, ormai alle porte, come ogni anno porta in dote giornate più stabili, soleggiate, più tiepide ed anche una cosa che in molti non gradiscono.
Parliamo del cambio di orario, del passaggio dall’ora solare a quella legale. In realtà, possiamo dire che esistano ben due fazioni contraddistinte. Ci sono, come spesso accade, i favorevoli ed i contrari. Nel corso degli anni scorsi, poi, ci sono state nazioni che hanno richiesto a gran voce l’abolizione dell’immissione dell’ora legale. Erano tutti paesi del Nord Europa a cui non giova questo spostamento di lancette.
Tra i vari Paesi che ne hanno chiesto l’abolizione, però, c’era anche il nostro, l’Italia. si è proceduti, con insistenza, a voler fare sì che si mettesse la parola fine a tale valzer di ore. Come ben sapete, a marzo, precisamente nella notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica di questo mese, bisogna procedere a spostare le lancette di un’ora in avanti. Si avrà, così, un’ora di sonno in meno come effetto immediato.
E, come effetto a medio e lungo termine, si potrà godere di giornate più lunghe, con più ore di luce e di sole. Insomma, si potrebbe pensare ad un piccolo sacrificio da fare per godere di giornate meno cupe, meno buie. Ovviamente, accade l’inverso a ottobre, come ben sapete. C’è, però, il dibattito ancora in atto tra chi ne vorrebbe l’abolizione definitiva e chi, invece, vorrebbe che resti tutto com’è.
Sono molto, poi, quelli che ritengono che si stia perseguendo quella che è la strada verso l’abolizione. E se dovesse accadere, resta un dubbio. E questo riguarda tutti i dispositivi che, solitamente, si aggiornano in automatico. In che modo si affronterà questa decisione? E la si dovrà affrontare sin da subito? O c’è ancora tempo per pensarci? E in quest’ultimo caso, quanto tempo manca?
Cambio orario: abolizione imminente o dovranno passare ancora tanti anni?
Della diatriba in corso da almeno un decennio ne abbiamo già parlato ed anche ampiamente nelle righe precedenti. Ed anche del fatto che le due fazioni in battaglia abbiano entrambe le loro motivazioni, giuste o sbagliate che esse siano. Ciò che è certo è che si sta andando verso la strada che porta all’addio definitivo dell’ora legale. Certo è, però, che non avverrà assolutamente quest’anno.
Si, perché la notte tra il 30 ed il 31 marzo, bisognerà, ancora una volta, spostare le lancette in avanti alle due di notte. Anche quest’anno si dormirà un’ora in meno e lo si farà proprio il giorno di Pasqua. Ed il prossimo anno? Cosa accadrà dopo il passaggio allora solare alla fine del prossimo mese di ottobre? Torneremo ciclicamente ad avere l’ora legale?
Secondo quanto trapelato, purtroppo, l’abolizione di questi spostamenti ciclici delle lancette non si fermerà neanche il prossimo anno. E nemmeno gli anni successivi. Almeno è ciò che sappiamo a riguardo. Se i Governi dovessero decidere all’improvviso per il cambio rotta, saremo i primi ad avvisarvi.