Per la prima volta dall’inizio della pandemia di Covid-19 in Italia la mobilità dei cittadini sta aumentando senza che questo si rifletta sul numero dei contagi, considerando che la situazione epidemiologica continua a migliorare. “È l’effetto dei vaccini”, rilevano gli esperti del sito CovidTrends, che dal gennaio 2020 seguono quotidianamente i dati sulla pandemia nel nostro Paese.
La linea grigia indica la mobilità e fino a luglio ha seguito l’andamento della linea bianca(indice di contagio Rt) e della gialla (Covindex, l’indice che riproduce fedelmente Rt ma ne anticipa i risultati di circa due settimane) (fonte: CovidTrends)
E’ un dato significativo, considerando che la pandemia di Covid-19 aveva mosso i primi passi in Italia seguendo ferrovie e autostrade, secondo la ricerca pubblicata nel 2020 dal Politecnico di Milano.
“Per la prima volta dall’inizio della pandemia si rompe la correlazione tra la mobilità dei cittadini e i contagi da Covid”, osserva l’ideatore della piattaforma, Maurizio De Gregorio, “Dal primo lockdown di marzo 2020 abbiamo sempre registrato una forte correlazione tra la libertà di circolazione dei cittadini e l’andamento dei contagi: più la mobilità veniva limitata, minori erano i contagi, e viceversa. Da metà luglio questa correlazione si è interrotta”.
I dati sulla mobilità sui quali si basa l’analisi provengono da Apple, che da aprile 2020 ha messo a disposizione i dati di navigazione aggregati dell’app Mappe suddivisi per città, Paesi o regioni.
“A metà luglio è accaduto quello che tutti speravamo”, prosegue De Gregorio: “dopo il decreto del 22 aprile 2021 che ha decretato le riaperture, in un primo momento abbiamo visto la curva epidemiologica tornare a crescere, in correlazione con l’aumento della mobilità. Poi è successo che, mentre la mobilità è continuata a crescere, tornando ai livelli pre-pandemia, i contagi sono diminuiti e continuano a scendere ormai da diverse settimane consecutive”.
Sui motivi che abbiano reso possibile questa rottura della correlazione tra mobilità e contagi, non ha dubbi il consulente scientifico di CovidTrends e divulgatore Giorgio Sestili: “è l’effetto delle vaccinazioni e della grande efficacia dei vaccini nel prevenire non solo le forme gravi di malattia, ma la trasmissione del virus”.
Per Sestili “i dati parlano chiaro e si registra una forte riduzione del rischio di infezione nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate: 77% per la diagnosi, 93% per l’ospedalizzazione, 95% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi. Bisogna andare avanti con i vaccini e convincere chi ancora non lo ha fatto”.