Un sondaggio su Twitter ha decretato il protagonista di Guardiani della galassia ”il peggior Chris di Hollywood”, probabilmente a causa della sua vicinanza a Trump e alla Zoe Church, un’associazione di culto che predicherebbe l’omofobia. Qualche collega ha preso le sue difese
In principio un tweet apparentemente innocente, quello postato lo scorso 17 ottobre sul profilo della producer americana Amy Berg, la quale metteva in fila quattro dei Chris più famosi di Hollywood e, in particolare, dei film di supereroi (Chris Hemsworth interprete di Thor, Chris Evans alias Capitan America, Chris Pine di Wonder Woman e Chris Pratt dei Guardiani della galassia) chiedendo di scegliere: “Uno di loro se ne deve andare”. Il post è diventato virale con oltre 10mila risposte, tutte piuttosto in linea: addio Chris Pratt. I motivi di tale astio sono in realtà radicate da polemiche e sospetti che circondano da tempo l’attore di Parks and Recreation e Jurassic World.
Come osserva anche Vox, una persona che ha risposto al tweet di Berg ha scritto: “Pratt è stato bandito anni fa dalla Chris Island”. Il riferimento è al susseguirsi di numerose perplessità nei confronti dell’attore che sul grande schermo interpreta sempre eroi bonaccioni e bravi ragazzi, ma che in privato potrebbe avere posizioni molto più controverse. In particolare, molti accusano la sua affiliazione alla Zoe Church, un’associazione di culto che predicherebbe fra le altre cose idee omofobe. C’è chi coltiva poi il forte sospetto che Pratt abbia convinzioni politiche estremamente conservatrici: ufficialmente lui ha sempre dichiarato di non riconoscersi in nessun punto dello spettro politico, ma diverse sue dichiarazioni estemporanee (il sostegno alla polizia Usa, una foto con una t-shirt riconducibile al Tea Party…), lo vorrebbero persino vicino a Trump.
Poiché Pratt non si è mai espresso pubblicamente su temi politici e controversie, tutti gli attacchi su di lui si basano su illazioni e ipotesi. Nei giorni scorsi diversi suoi colleghi del Marvel Cinematic Universe, come Mark Ruffalo (convinto antitrumpiano), Robert Downey Jr., Jeremy Renner e il regista James Gunn hanno esternato la loro vicinanza all’attore: “Quelli senza peccato stanno lanciando le pietre contro il mio fratello Chris Pratt, un vero cristiano che vive di principi e non ha mai dimostrato nulla se non positività e gratitudine”, ha scritto Downey Jr.; “Chris Pratt è un uomo solido e tant’è. Lo conosco personalmente e invece di diffondere calunnie, guardate come vive la sua vita”, ha rincarato la dose Ruffalo. Che quello di Chris Pratt sia dunque l’ennesimo caso di odio online immotivato? Difficile da dire, ma, nonostante fra i suoi sostenitori ci sia anche la collega di set Zoe Saldana, viene da chiedersi dove sia tutto questo sostegno quando a venire attaccate dalle fandom tossiche (numerose volte e con violenza) sono le tante attrici dei cinecomics?
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