In un’affascinante fusione tra esplorazione spaziale e arte, Sarah Gillis, astronauta della missione Polaris Dawn, ha pubblicato un emozionante video musicale direttamente dallo spazio. Il video, intitolato “Harmony of Resilience”, è stato condiviso sui social media venerdì 13 settembre, aggiungendo una nota di creatività a una missione già storica.
Appena il giorno prima, Gillis e il comandante della missione Jared Isaacman avevano compiuto la prima passeggiata spaziale commerciale della storia, testando le nuove tute EVA di SpaceX. Questa attività extraveicolare, durata un’ora e 46 minuti, rappresenta un passo significativo verso future missioni in orbita terrestre e oltre.
Nel video, Gillis suona il violino interpretando “Rey’s Theme”, brano composto da John Williams per “Star Wars: Il Risveglio della Forza”. La performance si intreccia con riprese di orchestre che eseguono lo stesso brano sulla Terra, creando un ponte simbolico tra lo spazio e il nostro pianeta davvero emozionante. Non ha senso descriverlo troppo: vi lasciamo alla sua visione, poi ulteriori dettagli su questa iniziativa il cui scopo è ancora una volta degno di lode.
“Mentre viaggiamo intorno al nostro bellissimo pianeta Terra in questa missione di cinque giorni, volevamo condividere con voi questo speciale momento musicale. Riunendo talenti globali, questa performance simboleggia unità e speranza, evidenziando la resilienza e il potenziale dei bambini ovunque.”
Queste le parole di Gillis nell’introduzione al video. L’intera sequenza è stata realizzata in collaborazione con il St. Jude Children’s Research Hospital, per il quale il Programma Polaris sta raccogliendo fondi durante la missione, e El Sistema USA, un’organizzazione che promuove l’educazione musicale per un impatto sociale positivo.
La missione Polaris Dawn, lanciata il 10 settembre a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, vede a bordo quattro astronauti privati: oltre a Isaacman e Gillis, ci sono Anna Menon, ingegnere di SpaceX, e Scott ‘Kidd’ Poteet, ex tenente colonnello dell’Aeronautica degli Stati Uniti. Questa iniziativa musicale si inserisce in un programma più ampio di esperimenti scientifici condotti durante la missione, volti a raccogliere dati su come il corpo umano viene influenzato dai voli spaziali.
L’unione di arte, scienza e filantropia in questa missione sottolinea come l’esplorazione spaziale stia evolvendo, abbracciando non solo gli aspetti tecnici e scientifici, ma anche quelli culturali e umanitari.