Per incentivare la diffusione delle auto elettriche è necessario disporre di una capillare rete di ricarica. Tra le realtà italiane che stanno lavorando sull’infrastruttura dedicata ai modelli a batteria c’è Powy. Dal 2021, ha portato sul territorio italiano oltre 2.000 punti di ricarica, di cui oltre 600 installati e 1.400 in costruzione. L’azienda italiana sta portando avanti il suo progetto, continuando l’installazione di nuove colonnine non solo nel nostro Paese ma pure in Spagna dove è presente.
ENERGIA 100% RINNOVABILE
Nel primo trimestre del 2024, Powy ha installato più di 90 stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, tra Italia e Spagna (non è stata comunicata la ripartizione), alcune ancora da attivare. Complessivamente, parliamo di oltre 300 punti di ricarica tra i due Paesi. Tutte le sue colonnine forniscono energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili.
L’azienda fa sapere che sceglie con attenzione dove collocare i punti di ricarica. La selezione delle location negli anni è ricaduta su aree di sosta pubblica o semi-pubblica grazie ad accordi con le amministrazioni locali, parcheggi di supermercati e centri commerciali, hub di trasporto (come le stazioni ferroviarie), centri sportivi, parcheggi di ristoranti e alberghi e autostrade.
Come si ricarica? Powy è un Charging Point Operator che sviluppa e gestisce infrastrutture di ricarica. Per poter effettuare un pieno di energia è necessario utilizzare le app di operatori come Enel X Way, BeCharge, Nextcharge, Elli, Electromaps, Evway, Neogy, Shell Recharge, DKV Mobility, Mobility+ , Sorgenia o Charge my EV. Si può ricaricare anche senza dover utilizzare app o tessere. Infatti, grazie ad un QR Code presente sulle colonnine, basterà immettere i dati del metodo di pagamento per avviare la ricarica.
Sul sito della società è disponibile una mappa (non è chiaro quanto aggiornata) che mostra dove sono presenti le stazioni per la ricarica con tanto di informazioni sul tipo di presa, potenza e indirizzo.