I prezzi della benzina hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi 6 mesi. Il diesel, invece, fa registrare un live calo. Questo è quanto emerge dall’ultima rilevazione di Staffetta Quotidiana che ha pure aggiunto che la delicata situazione del Medio Oriente non sembra, almeno per il momento, aver influenzato i mercati petroliferi. Infatti, questa mattina la quotazione del Brent ha aperto al ribasso.
Secondo Staffetta Quotidiana, venerdì scorso le quotazioni dei prodotti raffinati hanno messo a segno il secondo rialzo consecutivo, dovuto più a cause strutturali che ai venti di guerra che soffiano dal Medio Oriente.
Dunque, quanto costa oggi un pieno di carburante in Italia? Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta Quotidiana, indicano che la benzina in modalità self service è arrivata a 1,914 euro al litro (+2 millesimi, compagnie 1,920, pompe bianche 1,900). Il diesel (sef service), invece, si è attesto a 1,808 euro al litro (-1, compagnie 1,814, pompe bianche 1,795).
Passando al servito, il prezzo medio rilevato della benzina è di 2,051 euro al litro (+1, compagnie 2,095, pompe bianche 1,964). Quello del diesel, invece, è pari a 1,948 euro al litro (-1, compagnie 1,992, pompe bianche 1,860). Abbiamo poi GPL servito a 0,715 euro al litro (invariato, compagnie 0,724, pompe bianche 0,704), metano servito a 1,321 euro al kg (-1, compagnie 1,342, pompe bianche 1,304) e Gnl 1,155 euro al kg (+1, compagnie 1,149 euro/kg, pompe bianche 1,159 euro al kg).
E in autostrada? Stando all’ultima rilevazione, abbiamo benzina self service 1,996 euro al litro (servito 2,255), gasolio self service 1,911 euro al litro (servito 2,176), Gpl 0,851 euro al litro, metano 1,472 euro al kg e Gnl 1,176 euro al kg.
Sul caro carburanti è intervenuto in questi giorni il Codacons che ha sottolieneato che il prezzo della benzina in modalità servito ha superato i 2,5 euro al litro in diversi impianti sia della rete autostradale, sia di quella urbana, e sono sempre più numerosi i distributori di carburanti che vendono la verde sopra i 2,4 euro al litro.
Il Codacons rileva poi come molti impianti non comunichino in modo tempestivo al Mimit i listini praticati al pubblico. L’associazione dei consumatori lancia quindi l’allarme sull’escalation dei listini alla pompa e chiede al Governo un intervento sulle accise.
Al di là dei casi estremi dove i carburanti vengono venduti a prezzi da capogiro, è evidente l’escalation dei listini alla pompa che inciderà pesantemente sui ponti di primavera degli italiani, aggravando la spesa per gli spostamenti. Il Governo deve intervenire sulle accise e deve farlo ora, per evitare che l’ondata di rialzi ai distributori provochi effetti a catena sui prezzi al dettaglio, impoverendo ulteriormente le famiglie.