Messo a punto un decoder per il cervello. È un dispositivo che traduce in tempo reale i segnali elettrici cerebrali associati all’ascoltare e al rispondere a una domanda, e li trascrive in diagrammi. I dettagli del dispositivo sono illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo dell’Università americana della California a San Francisco coordinato da Edward Chang. E’ un passo in avanti utile per comprendere e trattare alcune malattie neurologiche.
Gli autori della ricerca hanno monitorato, attraverso degli elettrodi, l’attività cerebrale di tre pazienti epilettici sottoposti ad alcuni test clinici, durante i quali ascoltavano una serie di domande predefinite e formulavano delle risposte. Utilizzando solo i segnali nervosi registrati, i ricercatori sono stati capaci di distinguere quelli associati all’ascolto rispetto agli impulsi elettrici legati alle risposte verbali.
“La corteccia cerebrale – spiegano gli autori dello studio – è formata da aree distinte, nelle quali i neuroni codificano una rappresentazione dei dialoghi, sia delle parole ascoltate che di quelle riprodotte”, chiariscono. Riuscire, quindi, a registrare in qualche modo quest’attività cerebrale, può aiutare a decifrare in tempo reale il linguaggio del cervello con un’accuratezza pari a circa il 60%.