E’ pronto il più grande e completo atlante delle cellule della mammella: basato sull’analisi di oltre 700.000 cellule di 126 donne, offre un quadro dettagliatissimo del tessuto mammario sano, evidenziando le differenze dovute all’etnia, al peso corporeo, all’età, alla gravidanza e alla menopausa. Il risultato, fondamentale per studiare le malattie che colpiscono il seno inclusi i tumori, è pubblicato sulla rivista Nature dall’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas con l’Università della California a Irvine e il Baylor College of Medicine di Houston.
Il progetto ‘Human Breast Cell Atlas’ fa parte del più ampio consorzio ‘Human Cell Atlas’, supportato dalla Chan Zuckerberg Initiative, che intende mappare le cellule di tutto il corpo umano.
“Siamo entusiasti di vedere il completamento di questo monumentale progetto di sette anni”, afferma Nicholas Navin dell’MD Anderson. “Siamo stati in grado di sfruttare molte tecnologie per definire, in modo molto granulare, tutti i diversi tipi di cellule e stati cellulari in ciascuna delle aree principali del seno. Ci aspettiamo che questo strumento sarà molto utile per chiunque studi il cancro del seno e altre malattie come la mastite, così come lo sviluppo del seno e l’incapacità di allattare”.
L’atlante ha permesso di identificare 12 tipologie principali di cellule, inclusi tre tipi di cellule epiteliali, cellule linfatiche e vascolari, linfociti B e T, cellule mieloidi, adipociti e fibroblasti. A sorpresa, si è scoperto che nel tessuto mammario sano addirittura il 17% delle cellule è di tipo immunitario. I ricercatori hanno trovato anche una quantità di cellule perivascolari inaspettatamente alta (7,4%), inclusi i periciti (cellule con funzione contrattile che regolano il flusso di sangue dai capillari ai tessuti) e le cellule della muscolatura liscia dei vasi (che regolano la contrazione delle arterie).