Pronto il primo, imponente, orto botanico virtuale: raccoglie 761 campioni e 350 mappe genetiche delle piante dell’Orto botanico cinese di Ruili, che si trova in un’area subtropicale vicino al confine con la Birmania. La versione virtuale, pubblicata sulla rivista GigaScience, si deve alla Banca Genetica Nazionale (Bgi) della Cina ed è il frutto della ricerca coordinata da Huan Liu
Finora è stato sequenziato il genoma di 350 piante terrestri (il triplo di quelli finora disponibili), ma l’obiettivo del progetto è arrivare a 10.000 per capire l’evoluzione dei principali rami dell’albero della vita ed avere l’intero giardino botanico in formato digitale. I ricercatori cinesi hanno raccolto e sequenziato 761 campioni, che rappresentano 689 specie di piante di 137 famiglie e 49 ordini.
L’Orto botanico di Ruili è nato per tutelare le specie vegetali cinesi a rischio di estinzione ed è il primo tentativo scientifico e sistematico al mondo di digitalizzare un intero orto botanico basandosi sui dati genetici e le informazioni raccolte dai campioni. Fondato nel 2002, l’Orto botanico di Ruili ospita al suo interno oltre 1.200 specie di piante native e può essere esplorato anche con tour virtuali su internet.
I ricercatori hanno prodotto 54 terabyte di dati sequenziati, comprensivi del Dna, l’identificazione delle specie, le immagini digitalizzate dei campioni, oltre a un erbario da conservare nella Nuova banca genetica nazionale cinese a Shenzhen. Finora, di 761 campioni, le sequenze e i dati degli organelli cellulari in cui avviene la fotosintesi (cloroplasti) hanno permesso di identificare 257 specie e 504 famiglie di piante. “La descrizione genetica – commenta Liu – ci darà un sacco di dati importanti e sarà utile nei futuri studi sull’ecologia e la biodiversità a livello molecolare”.