Qualcomm ha presentato i suoi nuovi chipset con supporto al Wi-Fi 7 tri-band: fanno parte della nuova “piattaforma Immersive Home”, questo il nome ufficiale, pensato per i prodotti di networking casalingo di prossima generazione. Due i modelli: il chip 3210, che grazie a un supporto MIMO 2+4+4 può raggiungere una banda complessiva di 20 Gbps, e il 326, che invece ha una configurazione 2+2+2 e si ferma a 10 Gbps.
Il Wi-Fi 6E, che comincia a diffondersi solo oggi nel mondo consumer a prezzi accettabili, ha introdotto il concetto di Wi-Fi tri-band, ma con la revisione 7 dello standard (IEEE 802.11BE) vengono impiegati canali a frequenza più alta di quelli precedenti (320 MHz invece di 160), il che sulla carta garantisce una riduzione della latenza. Inoltre, la tecnologia MLO (Multi-Link Operation) permette ai dispositivi compatibili di connettersi simultaneamente a due canali (per esempio 5 GHz e 6 GHz), con ovvi vantaggi dal punto di vista della velocità di trasmissione.
Un’altra grande novità dei chip è l’integrazione di una tecnologia di mesh networking, il cui nome commerciale ufficiale è Multi-Link Mesh. Secondo Qualcomm, questo potrebbe abbattere la latenza fino al 75%, un vantaggio soprattutto per il gaming online in tempo reale. Il chipmaker ha anche implementato la tecnologia Adaptive Interference Puncturing, per evitare congestioni nella propria rete domestica, e una serie di algoritmi volti a minimizzare le interferenze di altre reti vicine. Qualcomm dice che i nuovi chip smart home condividono la loro architettura con quelli della famiglia “Pro Series” pensata per l’uso aziendale.
Qualcomm ha già avviato la fase di sampling con i produttori di router partner: i chip saranno valutati, studiati e, se tutto va bene, implementati nei futuri dispositivi. Si prevede un debutto sul mercato nella seconda metà del 2023. Tra i router e sistemi mesh basati su soluzioni Qualcomm attuali (Wi-Fi 6 e 6E) vale la pena citare diversi Netgear Nighthawk, i Google Nest WiFi Pro e alcuni sistemi Netgear Orbi.