Nel corso di un pomeriggio piovoso dello scorso autunno è iniziato il rilancio di Motorola in Italia, un nuovo corso difficile da scorgere in quei primi momenti vista una line-up allora poco convincente. Le cose sono evidentemente cambiate e nel giro di 10 mesi non è così sbagliato dire l’esatto contrario, con una proposizione completa (forse anche troppo) e alcuni smartphone particolarmente a fuoco.
Questo riassunto di mezza estate arriva dopo aver provato in sequenza molti degli smartphone di cui parleremo di seguito, a volte molto simili tra loro e quindi difficili da interpretare vista l’abbondante offerta esterna e interna. Facciamo quindi il punto con un obiettivo, individuare i modelli che hanno effettivamente senso, ad oggi, al netto della svalutazione, capace di creare strane sovrapposizioni che a volte confondono ancor di più le idee.
Iniziamo dalla famiglia Moto G8, seppur non tutti i terminali che citerò sono effettivamente arrivati nel 2020 e qualcuno ha visto invece la luce a fine del 2019; poco importa, ciò che conta è il valore finale. Seguono i Motorola One, via di mezzo tra la fascia medio bassa e i due nuovi “Moto G”, con la variante 5G che si è subito conquistato un posto in primissima fila dietro i due Edge, belli, potenti e funzionali.
IL SOFTWARE COME VALORE AGGIUNTO
Ciò che li accomuna e li ha resi più interessanti rispetto al passato – oltre alle nuove soluzioni tecnologiche – è indubbiamente la piattaforma, una personalizzazione poco invasiva che ricalca molto da vicino l’esperienza dei Google Pixel e porta però in grembo le classiche soluzioni Motorola. Penso alle Moto Actions e Moto Display, con quest’ultime ulteriormente ampliate laddove possibile con funzioni inedite, tra queste il cosiddetto “tocco sui bordi” presente su entrambi gli Edge e a mio avviso utilissimo.
Il vantaggio non sta soltanto nell’estetica, nella pulizia, ma anche nella fluidità e ottimizzazione che sembra esser stata raggiunta con Android 10 e le piattaforma hardware utilizzate (per lo più Qualcomm). Risulta davvero difficile trovarsi davanti ad un Motorola lento e farraginoso, parlo naturalmente delle ultime generazioni più aggiornate e prestanti. Sarà importante vedere come si comporterà poi con gli aggiornamenti, seppur tutti o quasi gli smartphone che citeremo si trovano già a buon punto; da utilizzatore di Edge da due mesi posso ad esempio constatare la presenza delle patch di giugno 2020 (poco male quindi).
MOTO G8 IN TUTTE LE VARIANTI
Tantissime varianti, design simile che li rende quasi tutti identici – se non fosse per l’alternanza di notch e foto anteriore – e un filo conduttore che lega molti di loro: Snapdragon 665. Tre dei quattro Moto G8 che vedete di seguito montano questo vecchio SoC Qualcomm, non certo tra le più prestanti ma comunque efficiente a dovere viste le prestazioni mostrate nelle nostre recensioni. A differire solo G8 Lite che monta un Helio P35, chip in linea con la controparte ma che certo non entusiasma.
Guardando il gruppetto, ormai appaiato se guardiamo lo street price che li racchiude tutti in un fazzoletto di 20 euro compreso tra i 170 e i 190 euro, risulta tuttavia evidente che solo due hanno davvero senso. Parlo del Moto G8 Plus, completo e adesso finalmente aggiornato ad Android 10, e del Moto G8 Power, vero e proprio campione di autonomia e non solo. A sorpresa, questo modello ha infatti sfoggiato altri pregi inattesi come l’audio stereo, un dettaglio non certo scontato ma sempre importante tra gli smartphone.
Il display solo HD limita invece gli altri due rimanenti modelli, nel 2020 ci si attende almeno una risoluzione FHD/FHD+ se si parla di questa fascia medio bassa. Da sottolineare poi che solo il Moto G8 Plus monta il chip NFC, chi utilizza molto le funzioni contactless non avrà quindi molta scelta se guarda in mezzo a loro quattro. Interessante notare che in questi giorni si è affacciato già il Moto G9 Plus, prossima generazione che con tutta probabilità non vedremo prima della fine dell’estate.
MOTOROLA ONE, LE VIE DI MEZZO
Fatico a capire quale sia il senso dei Motorola One viste le buone premesse dei Moto G8 e le ambizioni dei Moto G, adesso posizionati più in alto ma decisamente più sensati se si pensa ad una via di congiunzione tra i meno costosi e la vera fascia media. Decisamente insensata la mancanza del chip NFC su entrambi i One Fusion, smartphone aggiornati nel software e nell’hardware grazie ai SoC c SD710 e SD730 (per il “Plus”) che trovano in questo dettaglio un’evidente limitazione.
La cosa non vale per tutti, non è infatti detto che si faccia uso del Near Field Communication per pagamenti e associazione di altri dispositivi. In ogni caso è bene averlo, soprattutto se si parla di smartphone oltre i 200 euro. Poco consigliabile One Fusion che vanta un display solo HD+, non fa molto meglio One Vision Plus che integra anche in questa fascia Snapdragon 665.
Le prestazioni crescono, soprattutto sul One Fusion Plus che tra questi tre risulta quello più interessante, anche a fronte della batteria da ben 5.000mAh che lo porta tranquillamente ad un giorno e mezzo o due di utilizzo continuativo. Fa bene anche nelle foto e nei video, tra l’altro è l’unico di questo gruppo ad avere la fotocamera anteriore pop-up e schermo senza interruzioni.
MOTO G, DAL PRO CON PENNINO AL 5G
Se saliamo ancora di livello ecco loro due, con Moto G 5G Plus che ruba la scena a tutti e porta Snapdragon 765 sotto i 400 euro anche in casa Motorola. Lo stacco economico tra questo e i Moto G8 è evidente, ma lo è anche la dotazione complessiva a partire dalla connettività che prevede WiFi ac, Bluetooth 5.1 e naturalmente il supporto alle reti di quinta generazione. Si tratta senza dubbio di uno dei migliori smartphone attualmente sul mercato, deve competere con rivali particolarmente agguerriti come OnePlus Nord e Xiaomi Mi 10 Lite ma ha dalla sua la forza intrinseca del brand.
Decisamente atipico invece il Moto G Pro che fa del pennino la sua vera forza, oltre ai Galaxy Note non esistono infatti soluzioni simili sul mercato e per questo si dialoga con un pubblico molto specifico e deve fare purtroppo i conti con il più economico di casa Samsung. Se avesse avuto un hardware un po’ più spinto, qualcosa che lo facesse brillare oltre il pennino, sarebbe certamente emerso di più, così resta un po’ nell’ombra.
EDGE / EDGE PLUS, PERCHE’ L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Se c’è un momento in cui mi sono reso conto che Motorola faceva sul serio quest’anno è alla vista dei due Edge, tanto simili quanto diversi ma capaci di mandare comunque un messaggio chiaro: ci siamo e vogliamo giocarcela con tutti. Erano anni che non vedevamo un loro vero top di gamma come Edge+, capace di metter insieme quasi tutte le cose che vorremmo vedere ad oggi su uno smartphone di fascia alta e farlo con stile.
Seppur il più costoso dei due sia quello davvero più desiderabile è Moto Edge il modello che mi piace definire “con i piedi per terra”, con design praticamente identico e qualche compromesso ben calibrato che ne riduce considerevolmente il prezzo. In questi primi mesi ha già perso oltre il 25% del valore in rete, entro l’autunno è probabile che vedremo uno street price stabilmente sotto i 500 euro; a quel punto sarà davvero una gran bella alternativa. Da tenere costantemente d’occhio.
TUTTO IL RESTO
In questo rapido riassunto mancano di certo alcuni dei dispositivi attualmente a disposizione nel portfolio Motorola, l’intenzione non è mai stata quella di fare un vero e proprio censimento bensì rispondere alle domande di chi, giustamente confuso, ci ha chiesto di chiarire le idee e individuare nel mucchio i modelli migliori.
Avrete poi notato che non si è parlato del Moto Razr 2019 (che nel frattempo si è aggiornato ad Android 10) perché il suo nome parla già da solo, è infatti uno smartphone del tutto particolare giunto a cavallo del nuovo anno e già pronto ad esser sostituito dalla nuova generazione, tecnologicamente più allettante. Importa sottolineare che non è stato un progetto solitario e altro bolle nella pentola di Motorola, d’altronde il prossimo futuro è anche dei pieghevoli ed entrare in questa sfida non è certo da tutti.
VIDEO
[embedded content]