Se anche le grandi aziende tecnologiche soffrono da anni la crisi dei chip, le realtà più piccole ne sono oltremodo colpite e tra queste abbiamo già parlato in precedenti occasioni anche di Raspberry Pi, che dopo aver vissuto una crescita nella prima fase pandemica è stata offuscata in tempi recenti dalle difficoltà produttive, tanto che a ottobre la dirigenza ha deciso di dare priorità alle aziende a scapito dei privati.
Sapevamo che i mesi finali del 2022 non avrebbero portato novità immediatamente percepibili riguardo i volumi di produzione, ma qualcosa potrebbe muoversi con il nuovo anno. In un post sul blog intitolato “Aggiornamento della catena di fornitura” e visibile in fonte, Il CEO Eben Upton ha affermato che Raspberry Pi ha detto che
Come ringraziamento al nostro esercito di clienti entusiasti molto pazienti nel periodo che precede le festività natalizie di quest’anno, siamo stati in grado di mettere da parte poco più di centomila unità, suddivise tra Zero W, 3A + e le varianti da 2 GB e 4 GB di Raspberry Pi 4, per la vendita di singole unità. Questi stanno fluendo ora nel canale Rivenditore approvato e questo si sta già traducendo in migliori dati sulla disponibilità su rpilocator.
Come specificato poco sopra, durante la carenza di componenti e fino a poco tempo fa, la maggior parte dei Pi prodotti ogni mese andava alle aziende, lasciando a bocca asciutta quelli che ne avevano bisogno per progetti personali. Le tempistiche segnalate su rpilocator non aiutavano e non restava altro che attendere fiduciosi.
Ora Raspberry Pi continuerà a servire i suoi clienti commerciali e industriali, ma farà in modo che le scorte non subiscano interruzioni prolungate e che gli inventari ritornino a livelli pre-pandemia, per poter così accontentare ogni singola richiesta. Con questo obiettivo in mente, Upton prevede che entro la fine del terzo trimestre del 2023 le cose torneranno a come erano prima, con “centinaia di migliaia di unità disponibili in qualsiasi momento”. La buona notizia è che, per ora, i modelli Raspberry Pi hanno per lo più mantenuto gli stessi prezzi anche durante la carenza globale di chip. Per maggiori dettagli, in FONTE è disponibile il comunicato stampa.